Meno di due anni e mezzo per raggiungere il 70% di raccolta differenziata, portare l’incenerimento dei rifiuti al 20% e ridurre i conferimenti in discarica al 10%.Sono questi i tre obiettivi che la Giunta regionale chiede ai tre Ambiti territoriali ottimali di raggiungere entro il 2020. La delibera approvata dalla Giunta chiede anche tempi e modalità di incremento della raccolta porta a porta o di quella di prossimità.
Per questo è stata approvata una delibera con cui si richiede agli Ato di presentare “entro e non oltre il 15 settembre prossimo una relazione dettagliata descrittiva dello stato di avanzamento e del programma per la realizzazione dei tre obiettivi del Piano rifiuti e bonifiche” così come previsto dal Piano attualmente in vigore.
“Il settore – spiegano il presidente Enrico Rossi e l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni – sta vivendo una fase caratterizzata da grandi novità, ed è il momento di imprimere una decisa accelerazione per giungere ad una corretta gestione dell’intero ciclo dei rifiuti. Per questo chiediamo ai tre Ato di allinearsi, nel più breve tempo possibile, agli obiettivi che ci siamo dati. E, visto che le ultime percentuali di trattamento disponibili sono quelle relative al 2016, chiediamo di conoscere lo stato attuale delle destinazioni dei rifiuti”.
La delibera approvata dalla Giunta chiede anche tempi e modalità di incremento della raccolta porta a porta o di quella di prossimità. L’altra richiesta riguarda le scelte impiantistiche o di destinazione dei flussi operate per la valorizzazione energetica (incenerimento) dei rifiuti. E’ poi attesa una diminuzione del numero delle discariche, secondo le indicazioni del Piano rifiuti e bonifiche, mentre si chiede “una previsione dell’impiantistica necessaria a valorizzare la raccolta differenziata da incrementare”.
La delibera, si spiega in una nota, segue la recente proposta di legge, inviata all’esame del Consiglio regionale, con cui la Giunta chiede che le sia attribuito, d’intesa con i tre Ambiti, il governo dei flussi dei rifiuti, e le delibere del gennaio e del marzo scorsi con cui si afferma che nello smaltimento la priorità va data ai rifiuti solidi urbani rispetto a quelli speciali, per i quali la priorità è attribuita a quelli prodotti in Toscani rispetto a quelli provenienti da fuori Regione. Dal dicembre 2017 una convenzione tra i tre Ambiti regola in via ordinaria i flussi tra i tre Ato, in quanto quello Centro non è autosufficiente in termini di capacità di smaltimento. Nel maggio scorso, a causa del ridotto funzionamento di alcuni impianti dell’Ato centro, Rossi ha emesso un’ordinanza con cui dispone fino a fine anno il trasferimento di 10.500 tonnellate di rifiuti dall’Ato Centro a quello Costa, un provvedimento aggiuntivo a ciò che prevede la convenzione in vigore tra i tre Ambiti.
Rossi e Fratoni hanno poi illustrato alla Giunta i dati di un recentissimo sondaggio che la Regione ha commissionato e che Ipsos ha realizzato con 800 interviste telefoniche ai residenti in Toscana effettuate tra il 12 e il 18 luglio scorsi: emerge “che il 72% degli intervistati giudica positivo o molto positivo il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Oltre il 90% afferma di praticare sempre o spesso la raccolta differenziata di carta e cartone, plastica e vetro. Leggermente sotto (88%) il dato sulle lattine e sui rifiuti organici (83%). Infine il 93% si dice disponibile a incrementare l’impegno nel differenziare i propri rifiuti in cambio di una riduzione della tariffa”.