Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, accompagnato dall’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ha fatto oggi visita alla Italcertifer di Firenze e alla Knorr-Bremse di Campi Bisenzio.
Italferr, si ricorda, è una società del gruppo Ferrovie che dal 2015 ha nel suo capitale sociale anche la Regione Toscana per una quota pari all’11%: occupa 150 persone ed è leader a livello mondiale nel settore del testing e della certificazione di sicurezza ferroviaria. Presso il test center di Firenze-Osmannoro, visitato da Rossi e Ceccarelli, sono concentrati tutti i laboratori di prova del Gruppo Fs per il materiale rotabile.
Knorr-Bremse Italia fa parte del gruppo tedesco con sede a Monaco, leader mondiale nella produzione di sistemi frenanti e per la sicurezza per veicoli ferroviari e commerciali, attivo fin dal 1905.
In Toscana il distretto, che si spiega “ha raggiunto un posizionamento ed una visibilità europea ed internazionale di assoluto rilievo” – è formato da 114 aziende che coprono pressoché l’intera filiera ferroviaria: si va dalla produzione e assemblaggio di veicoli e materiale rotabile alla realizzazione di sistemi di controllo e segnalamento. Non mancano, si spiega, le attività di costruzione e installazione di infrastrutture e una notevole parte è dedicata alla ricerca e all’innovazione, ai test, all’omologazione e alla certificazione dei veicoli, grazie ai contributi delle Università, del Cnr e di Italcertifer.
Per la ricerca fanno parte del distretto le Università di Firenze, Pisa, Siena, il Cnr e la Scuola Sant’Anna.
Le aziende sono concentrate principalmente nelle province di Pistoia (dove operano 45 aziende), Firenze (33 aziende) e Pisa (15).
Il vantaggio competitivo del distretto ferroviario toscano nei confronti di altri territori, anche europei, si spiega dalla Regione, si fonda soprattutto sullo sviluppo dei sistemi per la sicurezza. Anche la ricerca dell’efficienza energetica e della riduzione dell’impatto ambientale sono elementi distintivi delle soluzioni made in Tuscany.
Il distretto si caratterizza per la capacità di attrarre investitori stranieri come la giapponese Hitachi Rail che gestisce lo stabilimento di Pistoia, l’americana Caterpillar-Progress Rail che lo scorso anno ha rilevato la pistoiese Ecm, leader nel settore del segnalamento ferroviario, la francese Thales e, appunto, la tedesca Knorr-Bremse. Il distretto si distingue inoltre per un numero elevatissimo di Pmi, prevalentemente di dimensione piccola. Per contro le medie imprese sono quasi inesistenti: questo rappresenta uno dei maggiori limiti della realtà distrettuale toscana.