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Toscana: sì a uso acqua non potabile per docce nei ‘bagni’

Spiaggia toscana balneari

In Toscana c’è un ‘accordo di massima per uso acqua non potabile’ per le docce al mare. Lo rende  noto il sindaco Forte dei Marmi

“L’intesa ha portato a escludere la necessità che le acque di utilizzo negli stabilimenti balneari per docce, lavapiedi ed altro, siano catalogate come di tipo potabile”. Sulla uso del tipo di acqua per fare le docce al mare, il presidente dell’Ambito turistico Versilia Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi (Lucca), informa che con Regione Toscana, anche tramite l’opera dell’assessore al turismo Leonardo Marras, è stato trovato un accordo di massima.

L’accordo segue, si spiega, “una serie di incontri, di concerto con Sib Confcommercio e le associazioni apuo versiliesi dei balneari, sul complesso quadro normativo statale e regionale in materia di acque destinate al consumo umano e alle interpretazioni estensive dello stesso date da alcuni enti regionali”. L’apertura da parte degli uffici della Regione Toscana in questo senso, spiega una nota diffusa dal Comune di Forte dei Marmi, “avviene dopo una importante riflessione sulle caratteristiche dell’utilizzo e sulla oggettiva difficoltà, anche a causa della relativa scarsità dell’oggetto, ad utilizzare per questi scopi acqua potabile.

Ai balneari della Toscana verrà  dunque richiesto di eseguire alcune analisi e sarà necessario che i pozzi utilizzati siano regolarmente censiti. Per le analisi, in attesa di un comunicato ufficiale della Asl, si consiglia di adottare come parametri quelli valevoli per l’acqua di approvvigionamento delle piscine”. “In attesa di avere ulteriori chiarimenti da parte della Regione Toscana e della Asl competente e per dare delle risposte urgenti ai gestori degli stabilimenti balneari, dopo essermi confrontato questa mattina anche con igienisti della Asl – afferma Murzi -, ritengo che le acque provenienti da pozzi regolarmente censiti dagli uffici competenti della Regione, in quanto utilizzate per le piscine perché sottoposte ad una analisi di verifica e monitoraggio di parametri microbiologici, chimici e chimico-fisici, possano ben essere utilizzate anche per docce, lavandini e lava piedi.

Naturalmente le acque devono provenire da pozzi privati regolarmente concessi secondo la normativa vigente. Questa soluzione garantisce sia la sicurezza igienico sanitaria, sia il minimo impatto ambientale in quanto verranno utilizzate acque che seppur sicure non saranno sottoposte ad un giudizio di idoneità di potabilità con la conseguenze che si preserveranno le risorse idriche ormai preziose, specialmente durante i periodi di forte afflusso turistico”.

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