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🎧 Toscana: ‘Siete Presente’, firmato protocollo per renderlo permanente

Protocollo giovani

Un protocollo d’intesa che, aprendo una nuova fase del progetto Giovanisì della Regione Toscana, punta a cementare il percorso di partecipazione ‘Siete Presente’ con rappresentanti degli studenti eletti nei Consiglio di istituto, nelle Consulte provinciali e nel Parlamento regionale degli studenti, Regione e Province.

Il documento è stato firmato oggi a Firenze, nel corso dell’evento di ‘Siete Presente’ tenutosi nel Teatro Niccolini, nell’ambito del Festival d’Europa e dell’Anno europeo dei giovani. Lo scopo principale del protocollo, si legge nel documento, è migliorare la qualità e l’efficacia dei percorsi partecipativi nelle politiche giovanili, prevedendo momenti di confronto tra istituzioni e giovani, in particolare rappresentanti degli studenti.

“La Toscana vuole essere in prima fila – ha affermato Bernard Dika, consigliere per le politiche giovanili del governatore Eugenio Giani – tra le Regioni che più di tutte puntano al dialogo coi più giovani. Il protocollo rende questo percorso un metodo e non una singola occasione”.

“Vogliamo sempre più che le politiche pubbliche siano il risultato di un confronto continuo con i più giovani, perché sono loro i protagonisti del cambiamento e sono loro che hanno in mano il destino della Toscana”, ha affermato Giani.

“Noi amministratrici e amministratori – ha detto l’assessore regionale all’istruzione, Alessandra Nardini – ci occupiamo di temi che impattano sulla vita di studentesse e studenti, e quindi i loro suggerimenti, e anche le loro critiche, sono preziose per mettere in campo politiche sempre migliori”.

Per Gianni Lorenzetti, presidente di Upi Toscana, “questo momento rappresenta un bel passaggio per la storia delle istituzioni toscane e per il riconoscimento del lavoro delle Province”. Sul protagonismo giovanile si è espresso anche lo scrittore Stefano Massini, ospite dell’iniziativa, che ha conquistato l’attenzione del giovane pubblico con il racconto delle ‘sveglie’, cioè delle chiamate al cambiamento, dei giovani Gandhi e Martin Luther King, l’uno cacciato dal treno in Sudafrica per il colore della sua pelle, l’altro colpito dalla morte della cantante nera Bessie Smith, rifiutata dagli ospedali per bianchi.

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