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Toscana: stanziati 9.3 milioni contro erosione coste

“La Regione Toscana, ha destinato 9,3 milioni di euro per il biennio 2018-19 per gli interventi contro l’erosione delle sue coste”. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, a margine del convegno organizzato dalla Regione dedicato a ‘Difesa, monitoraggio e gestione della Costa toscana’.

L’assessore, spiega una nota, ha poi ricordato i principali interventi in corso o pronti a partire al termine della stagione estiva, a cominciare da quelli nella zona di Poveromo (Massa Carrara), a Vada (Livorno) e nel Golfo di Baratti. “In generale possiamo dire che gli oltre 600 chilometri di costa toscana non stanno male, visto che i monitoraggi che abbiamo condotto negli ultimi venti anni, evidenziano una crescita complessiva dei nostri litorali”. “Tra le zone più a rischio, oltre a quella di Poveromo, oggetto di un intervento da 2,3 milioni di euro che prevede per il ripascimento la sabbia scavata dall’imboccatura del porto di Viareggio (Lucca), figurano quelle di Vada (dove si interviene grazie ad un investimento di 1,8 milioni) e il Golfo di Baratti, dove con 1,5 milioni si provvederà alla correzione dei fondali e al ripascimento della spiaggia. Per lo stesso arenile del Gombo, a San Rossore, è in fase di studio un intervento. Sono in tutto 17 quelli in fase di progettazione, di gara, o già assegnati. Tra le altre aree critiche figurano quelli di Marina di Pisa, Cecina, S.Vincenzo, Follonica (Grosseto), Punta Ala e Castiglion della Pescaia, Orbetello, il Parco dell’Uccellina oltre che alcune piccole spiagge dell’Elba.
Tra le novità più rilevanti, è spiegato in una nota della Regione, c’è l’introduzione di nuovi termini per definire nuove tipologie di interventi, come ad esempio, quelli di riprofilatura stagionale della spiaggia. Nelle linee guida particolare attenzione è stata rivolta agli interventi non strutturali, di tipo stagionale, che richiedono procedure agili e che non devono essere necessariamente realizzati dalla Regione, ma possono essere fatte anche dai Comuni, dai balneari o dalle associazioni di categoria.
L’obiettivo è quello di creare un sistema efficace che, uniformerà il comportamento su tutta la costa, consentendo maggiori operatività e tempestività. Solo per fare qualche esempio, per gli interventi di riprofilatura stagionale e per le operazioni di ripristino degli arenili, ai fini della sola autorizzazione all’immersione in mare, è consentita la movimentazione di sedimenti anche durante la stagione balneare.
In più, per quanto riguarda le operazioni di ripristino degli arenili, per l’autorizzazione basterà presentare una relazione tecnica sul progetto, una documentazione fotografica, una caratterizzazione fisica delle aree di prelievo e di riporto dei sedimenti, i cui esiti avranno validità di cinque anni dalla data di prelievo dei campioni.
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