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Toscana, ‘Sulla stessa barca’ in difesa dei diritti di tutti

Sulla stessa barca

‘Sulla stessa barca’, nuova campagna della Conferenza donne Dem Toscana, incontra ‘Famiglie Arcobaleno’: “L’azione di regressione culturale del governo ha bisogno di un argine solido nella società e in Parlamento”

Si intitola ‘Sulla stessa barca’ la nuova campagna della Conferenza donne Dem Toscana in difesa dei diritti di tutte e tutti.

Prima tappa della campagna, spiega una nota, è stato un incontro con una rappresentanza di “Famiglie arcobaleno”, al quale ha partecipato la portavoce della conferenza regionale Tania Cintelli, con Cristiano Fico e Monia Marcacci dell’associazione delle famiglie arcobaleno.

La Conferenza delle donne Dem spiega che già dall’estate sarà dato il via a un racconto articolato e collettivo delle famiglie arcobaleno, con un percorso di conoscenza che spazierà dai palchi delle Feste dell’Unità a Radio FemminilePlurale.

L’incontro con una delegazione di Famiglie arcobaleno, sottolinea Cintelli, “rappresenta l’ufficializzazione di un percorso che ormai da anni facciamo fianco a fianco, in difesa dei diritti. Quella che il governo Meloni sta mettendo in atto, avviando una regressione culturale preoccupante, è un’azione che ha bisogno di un argine solido nella società e in Parlamento”.

In questa epoca storica, sottolineala portavoce, “serve ricordare che non esistono persone di serie A e persone di serie B, che la vita ha per tutte e tutti lo stesso valore e che i diritti sono tali solo se universalmente riconosciuti e non privilegio per pochi eletti”.

La Cintelli, inoltre, spiega che “i recenti fatti di Padova, quelli di Milano di qualche mese fa e i piccoli grandi fuochi che incendiano la casa comune dei diritti in giro per l’Italia, ci hanno spinte ancora una volta a scendere in campo, a metterci la faccia, a fare da barriera di sfondamento per spiegare che siamo tutti ‘Sulla stessa barca’, e quello che oggi tocca alle famiglie omogenitoriali domani potrebbe capitare a qualunque altro pezzo di società non congeniale alla narrazione politica della destra-centro al governo.

E conclude : “Dare voce alle famiglie arcobaleno significa dimostrare che, se esiste, la normalità esiste per tutti in egual misura, a prescindere dal genere, dalla razza, dall’estrazione sociale. Sarà una battaglia lunga e difficile a cui mi auguro e ci auguriamo possano unirsi molte e molti”.

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