Approvata dalla commissione ambiente e territorio, passa ora all’esame del Consiglio regionale della Toscana la legge 92 del gruppo Pd per modificare la legge regionale 65/2014 e velocizzare le procedure per le opere finanziare dal Pnrr.
La discussione dell’altro testo sul governo del territorio, presentato dai consiglieri di Italia Viva (pdl 75), è stato invece rinviato per supplemento di istruttoria. Per quanto riguarda le pdl 92, la commissione ha approvato il testo sostitutivo del 2 marzo modificato con emendamenti della maggioranza. Respinti, invece, quelli presentati dall’opposizione. Con la nuova legge, si spiega, l’amministrazione proponente potrà convocare una conferenza dei servizi chiedendo l’attivazione della procedura di variante automatica.
I soggetti interessati potranno presentare osservazioni entro 15 giorni, oppure 30 qualora siano presenti vincoli preordinati all’esproprio. L’approvazione del progetto in sede di conferenza dei servizi costituirà variante agli strumenti di pianificazione del territorio e urbanistica che assumeranno efficacia in seguito alla deliberazione del Consiglio comunale con cui si prende atto della decisione della conferenza dei servizi. Ferma restando l’applicazione della disciplina in materia di Via, la Vas non risulta necessaria per la localizzazione delle singole opere. L’emendamento della maggioranza prevede, infine, che nel caso in cui opere diverse da quelle pubbliche o di pubblica utilità comportino varianti agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, tali varianti saranno consentite in deroga agli articoli dal 222 al 234 della legge Marson e ricondotte a quanto previsto dal Titolo secondo della stessa. Per la capogruppo M5s Irene Galletti “smontare la legge Marson o tentare di aggirarla con proposte di legge in qualche modo collegate, seppur transitorie perché legate al Pnrr, è sbagliato. Gli effetti di tali deroghe si tradurranno in opere che saranno costruite sul territorio toscano, consumeranno suolo ed avranno conseguenze sul paesaggio tutt’altro che transitorie”.
Per Lucia De Robertis, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione ambiente e territorio, la legge approvata “velocizza le procedure urbanistiche per la realizzazione delle opere pubbliche e di interesse pubblico finanziate dal Pnrr“, ma “non pregiudica la salvaguardia del territorio, e che costituisce una normativa temporanea proprio per consentire alla Toscana di cogliere tutte le opportunità del Pnrr”. Per il consigliere Pd Cristiano Benucci è la “risposta concreta” alle necessità dei territori toscani. “Non esiste nessuna deregulation – commenta poi il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli – e siamo più che mai convinti che la tutela dell’ambiente e del territorio nel quale viviamo sia la priorità”. Di parere contrario, invece, la sezione toscana dell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu) che ieri ha inviato alla commissione ambiente del Consiglio regionale un parere critico sulle proposte di legge di Pd e Iv.
“La pdl 92 – spiega il presidente Inu Toscana, Francesco Alberti – coglie un problema reale, ma la soluzione va ben studiata, altrimenti si rischia di intervenire con l’accetta in una situazione in cui si dovrebbe stare attenti”. Per Alberti si devono “individuare specifiche categorie di opere a cui eventualmente applicare procedure semplificate: per fare piste ciclabili o per opere di difesa idraulica, per esempio, su cui siamo tutti d’accordo, ma non si può far passare sopra la testa dei territori opere controverse che possono avere forti impatti ambientali”. L’Inu, conclude Alberti, “non è un organismo conservatore, la pianificazione deve evolvere ed è giusto intervenire, il problema è quando si vuole intervenire in maniera eccessivamente sbrigativa”. Infine, secondo Alberti, la proposta di legge di Iv, “dice di semplificare introducendo una nuova procedura che, invece, complica la situazione. Non si vede il beneficio e si vedono tantissime controindicazioni. Non si va a semplificare, ma a introdurre un’ulteriore fattispecie con altri problemi”