Sequestrati dalla guardia di finanza di Massa Carrara prodotti tra scarpe, borse e vestiario per un valore di oltre 100.000 euro.
Sequestrati dalla guardia di finanza di Massa Carrara 11.000 prodotti contraffatti tra scarpe, borse e vestiario, durante un’attività di contrasto ai traffici illeciti a Marina di Massa.
La merce, del valore di oltre 100.000 euro, era in possesso di due cittadini extracomunitari: 200 paia di scarpe di una famosa casa di moda che i due stavano vendendo per strada e altri 11 mila capi di abbigliamento e borse trovati nella loro abitazione, assieme a 1.000 euro in contanti.
Uno dei due extracomunitari è stato denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale per aver strattonato violentemente i militari che cercavano di identificarlo nel controllo.
Nel frattempo a Pistoia: diciotto sanzioni e quattro segnalazioni per il Daspo urbano; questo il bilancio dei controlli effettuati in questi giorni dalla polizia municipale nel centro storico per verifiche sulla tutela della sicurezza della città e del decoro urbano. Gli agenti hanno segnalato alla questura quattro richieste di allontanamento collegate alle attività di commercio ambulante abusivo.
Si tratta di verifiche scattate a seguito dell’entrata in vigore del ‘Regolamento per la valorizzazione e per la tutela delle aree urbane meritevoli di particolare protezione’ che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Tomasi (Fdi), ha introdotto nell’aprile scorso per la Ztl.
Oltre ai controlli relativi al nuovo regolamento, la polizia municipale ha condotto attività di verifica anche in altre zone della città, soprattutto nelle aree di parcheggio “in cui – spiega una nota dell’amministrazione – persistono fenomeni di abusivismo legati alla sosta”, come Porta al Borgo e piazza San Francesco, procedendo ad elevare otto sanzioni.
Altre 10 sanzioni sono state fatte per attività di commercio ambulante abusivo. Sempre nel corso dei controlli, altre due persone sono state accompagnate in questura in quanto prive di permesso di soggiorno.