Firenze, scoperto traffico di Hashish, cocaina ed alcuni farmaci a base di oppioidi, che venivano introdotti dall’esterno nella casa circondariale ‘Mario Gozzini‘, la struttura a custodia attenuata adiacente al carcere di Sollicciano, dove poi venivano spacciati da alcuni detenuti.
Il traffico di stupefacenti è stato scoperto dalla procura di Firenze, che nei giorni scorsi ha chiuso le indagini preliminari a carico di sei persone. Tra gli indagati figura anche Alessio Martini, il 24enne detenuto in seguito a una condanna per tentato omicidio e rapina nella vicenda dell’aggressione violenta a una ragazza di 17 anni nel 2017 nel parco dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (Firenze).
I fatti contestati nell’inchiesta, condotta dal pm Gianni Tei, sarebbero avvenuti tra l’ottobre del 2020 e marzo 2021, periodo di tempo nel quale sono state documentate diverse consegne di stupefacenti all’interno del carcere, che sarebbero state effettuate anche grazie alla complicità dei parenti dei detenuti. Secondo gli investigatori, all’interno del ‘Mario Gozzini’ sarebbero arrivati in questo modo oltre ad hashish e cocaina, anche farmaci a base di oppioidi come subutex e buprenorfina, e anche il naxolone, impiegato per bloccare gli effetti degli oppioidi.
Le pasticche di subutex in particolare sarebbero state rivendute agli altri detenuti a un prezzo di circa 80 euro ciascuna. In alcuni casi la droga veniva pagata con bonifici sui conti correnti dei parenti dei reclusi.
Sempre in base a quanto emerso, per comunicare con l’esterno i detenuti avrebbero usato un cellulare introdotto abusivamente nel carcere ma che non è mai stato trovato.
Nell’inchiesta erano inizialmente indagate altre due persone, la madre di Alessio Martini e il compagno di lei, arrestati in flagranza il 13 febbraio scorso mentre cercavano di introdurre droga nel carcere. La loro posizione è stata stralciata: la donna ha patteggiato la pena mentre l’uomo è stato condannato in abbreviato.