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Tramvia, Italia nostra: pali sono “oltraggio paesaggistico” 

L’associazione, assieme al Coordinameto cittadino tutela alberature, bolla il nuovo assetto della piazza come “inganno” e “beffa”. Dito puntato contro la Soprintendenza: “Auspichiamo un ripensamento nel procedere coi lavori”. Nardella: “miglioreremo”.

Un “oltraggio paesaggistico” in piazza della Stazione di Firenze con i lavori per la tramvia: dopo il taglio di pini storici, ora è sorta una “foresta di pali” in metallo, con un “intrico di fili”, degni “di un qualsiasi snodo ferroviario e non del centro storico di Firenze”. Così in una nota congiunta Italia nostra Firenze e il Coordinamento cittadino tutela alberature. Le due associazioni parlano di “inganno” e “beffa”.
“Inganno” per il taglio dei pini, “ultima prospettiva novecentesca di verde urbano bene inserita nel contesto urbanistico creato dal Gruppo Toscano di architetti ruotanti attorno a Michelucci, negli anni ’30”: la “scusa fu ricercata nella ragione di messa in sicurezza e in un incerto stato fitosanitario di quelle piante, stato tra l’altro mai comprovato”, in “realtà, l’unica vera ragione fu quella di dovere fare spazio ai cantieri della tramvia.
Complice fu poi la Soprintendenza, che non solo aveva approvato in passato il passaggio della tramvia, ma l’estate scorsa anche il taglio dei pini”. La “beffa” è “quella ‘foresta di pali in metallo, come hanno ricordano recentemente i giornali, e quell’intrico di fili, che si sono in questi giorni materializzati alla vista”.
“Ci troviamo in una situazione, paradossale, in cui i fiorentini si devono difendere dai danni paesaggistici e urbanistici arrecati da un’amministrazione che, in modo incompetente ed arrogante, sta distruggendo una città unica al mondo e patrimonio Unesco. Auspichiamo un ripensamento nel procedere coi lavori. Non possiamo permettere che assieme alle altre Grandi opere, la tramvia contribuisca all’affossamento definitivo della città”.
I pali in metallo delle nuove linee della tramvia nella zona della stazione a Firenze “tra averli o non averli, credo nessuno pensi che sia meglio averli. Detto ciò, c’è un progetto che esiste da anni ed è stato approvato da tutti gli enti competenti, un progetto noi abbiamo ereditato e trasformato in opera concreta; io ho comunque dato mandato ai tecnici di lavorare con la Sovrintendenza per individuare soluzioni migliorative dell’impatto”.
Così sull’argomento il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella parlando co i giornalisti in Palazzo Vecchio. “Oggi – ha poi proseguito il sindaco – ho appreso che però alcune associazioni e comitati hanno preso a pretesto la vicenda dei pali per chiedere il blocco o il rallentamento dell’opera. Questa è una cosa inaccettabile. Tutti i fiorentini vogliono assolutamente che la tramvia finisca e parta, perché non possiamo essere ogni volta il paese delle opere pubbliche che cominciano e per le polemiche o non finiscono o rallentano”, ha concluso.
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