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Tre persone condannate per aver diffamato il sindaco di Sesto Fiorentino su Facebook

Tre persone

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Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, si è concluso con la condanna di tre persone al pagamento di una sanzione, oltre che al risarcimento della controparte e alla rifusione delle spese legali, il processo per diffamazione, perpetrata a mezzo social network, nei confronti del sindaco Lorenzo Falchi.

Le tre persone condannate, nel 2019, avevano insultato il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, postando sulla pagina di un gruppo Facebook, commenti contenenti affermazioni che sono state ritenute lesive sia per la reputazione personale del sindaco, sia per il suo ruolo di amministratore locale.

L’esito della sentenza è stato diramato con una nota, direttamente dal Comune di Sesto Fiorentino, che fornisce dettagli sul contenuto degli insulti dei post per i quali il sindaco Falchi portò i tre in tribunale.

“Tra diverse esternazioni di analogo tenore – si spiega nella nota – si accusava il sindaco di avere posizioni contrarie al nuovo aeroporto poiché avrebbe ricevuto tangenti da fantomatici costruttori. La gravità di quanto scritto aveva spinto Falchi ad adire le vie legali a tutela della propria rispettabilità e di quella dell’amministrazione comunale, vedendo alla fine riconosciuta dal giudice la fondatezza dei presupposti della querela”.

Cogliamo l’occasione per ricordare ai leoni da tastiera, che insultare una persona sui social network è un reato che si può pagare anche molto caro. È infatti Cassazione, con una sentenza del 2017, a classificare l’insulto sui social come reato di diffamazione aggravata. In poche parole: scrivere su Facebook un’offesa a qualcuno può costare la reclusione da sei mesi a tre anni o una multa non inferiore a 516 euro.

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