Lo afferma Trenitalia in riferimento all’allarme lanciato da Cgil, Cisl e Uil della Toscana
Non è previsto alcun “smantellamento delle attività dell’officina ferroviaria dell’Osmannoro con la conseguente perdita di posti di lavoro, così come denunciato dalle segreterie regionali di alcune sigle sindacali” ma “al contrario, l’obiettivo è potenziare l’attività, anche grazie all’introduzione di nuove tecnologie, per un presidio sempre più efficiente ed evoluto della manutenzione”. Lo afferma Trenitalia in riferimento all’allarme lanciato da Cgil, Cisl e Uil della Toscana.
“L’officina manutenzione ciclica di Firenze – sottolinea Trenitalia in una nota – nei prossimi anni vedrà un cambiamento dei prodotti lavorati perché gradualmente diminuiranno le attività sulle carrozze Media distanza, grazie al turn over che prevede l’ammodernamento della flotta con l’arrivo di nuovi treni, come i Rock e i Pop, mentre saranno lavorate altre tipologie di carrozze, in particolare le doppio piano Vivalto”.
L’azienda sottolinea che “queste attività saranno effettuate presso l’Omc Firenze spostandole da altra officina, dove attualmente vengono svolte in gran parte con risorse esterne, determinando quindi una internalizzazione del lavoro”. “Per quanto riguarda il ruolo e le competenze della Direzione tecnica – si legge ancora -, Trenitalia ribadisce la strategicità e l’importanza di governare direttamente la manutenzione: sono quindi prive di fondamento le ipotesi di ridimensionamento o addirittura di chiusura dell’officina”.