Lo ha affermato, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Trent’anni di Fortezza”, la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, che ha tra l’altro la delega alla Cultura.
“Quella di Volterra è un’esperienza estremamente importante in Italia ed è anche conosciuta all’estero. La presenza ormai trentennale di Punzo, che anno dopo anno ha costruito una vera e propria compagnia teatrale, ha una valenza culturale fortissima, ma anche di risveglio sociale sui temi della detenzione carceraria. Il fatto che sono trent’anni che questa esperienza esiste, e progredisce, sta a significare che vi è una continuità, una costanza di intervento sulla popolazione carceraria, che in questi anni ha prodotto la nascita di una compagnia il cui valore artistico è ormai riconosciuto”. Ha affermato Barni.
Lo ha affermato, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Trent’anni di Fortezza”, la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, che ha tra l’altro la delega alla Cultura. Si tratta di un progetto speciale realizzato per i trent’anni della compagnia teatrale della Fortezza di Volterra a cui la Regione, come altre Istituzioni od Enti, ha dato il patrocinio.
Nel corso della conferenza stampa è stato evidenziato che quest’anno la compagnia della Fortezza compie tre decenni di vita e di attività. Tre decenni in cui, è stato detto, l’utopia si è fatta concretezza e l’esperienza del “teatro in carcere” è diventata a tutti gli effetti teatro vero e di buon livello.
Eventi di punta delle attività estive del 2018 saranno il debutto di “Beatitudo”, il nuovo lavoro della compagnia della Fortezza, con regia e drammaturgia dello stesso Punzo, in scena dal 23 al 26 luglio nella Fortezza medicea della Casa di reclusione di Volterra e il 29 luglio al Teatro Persio Flacco sempre di Volterra, nonché la messa in scena de “Le rovine circolari” il 4 agosto alla Torre di raffreddamento della centrale geotermica Enel di Larderello.