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Trilogia Mozart-Da Ponte al Maggio. Le 3 registe incontrano il maestro Luisi

Trilogia Mozart-Da Ponte al Maggio. Le tre registe s’incontrano a Firenze con Fabio Luisi. Le opere saranno in scena al Maggio al Festival del 2019 e quello del 2020.

Le tre registe Sonia Bergamasco, Elena Bucci e Nicola Raab che saranno protagoniste del nuovo progetto che il Teatro del Maggio ha dedicato alla Trilogia Mozart-Da Ponte si sono incontrate a Firenze con il maestro Fabio Luisi per un primo scambio di idee e di progetti sulle tre opere Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Don Giovanni che saranno messe in scena al Maggio tra il Festival del 2019 e quello del 2020.

Le nozze di Figaro in programma dal 15 al 21 giugno 2019 vedrà il maestro Kristiina Poska sul podio e Sonia Bergamasco alla regia; seguirà Elena Bucci con la regia di Così fan tutte (che verrà messa in scena durante l’LXXXIII Festival del Maggio del 2020) quindi il terzo titolo della trilogia, il Don Giovanni, che sarà proposto da Nicola Raab durante il mese di settembre 2020; sul podio, sia per Così fan tutte che per Don Giovanni, salirà il maestro Fabio Luisi.  Le tre opere sono destinate a entrare stabilmente nel repertorio del Maggio.

Il progetto che prenderà il via durante il prossimo Festival, vuole essere una nuova proposta di tre opere tra le più celebri ed eseguite, però viste e lette, per la prima volta, da una prospettiva diversa, cioè da occhi al femminile” dice il sovrintendente Cristiano Chiarot, che continua: “i tre capolavori si prestano infatti a essere sempre reinterpretati,  tante sono infatti le sfaccettature e i contenuti che possono essere riportati a nuovo pur dopo averli visti e rivisti innumerevoli volte”.

Il maestro Fabio Luisi aggiunge: “Non siamo qui per stabilire una linea, anzi; il progetto interpretato con questa prospettiva, terrà conto ovviamente delle differenze, della personalità di Sonia Bergamasco, Elena Bucci e Nicola Raab, della loro linea stilistica, delle loro idee estetiche e il modo diverso di trattare i temi delle tre opere che restano sempre molto attuali. Penso che sia esemplare che tutti assieme se ne parli e si formi una squadra che si confronti con curiosità rispetto al lavoro di tutti, consentendo a ciascuno di imparare vicendevolmente dall’altro”.

 

 

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