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Turbativa d’asta: intredittiva per Istituto Vendite Giudiziarie Pisa

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 Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha emesso la misura dell’interdittiva nei confronti dell’Istituto di vendite giudiziarie di Pisa. Il provvedimento nasce dall’inchiesta del sostituto procuratore Francesco Cardona Albini su presunte aste pilotate e corruzione che lo scorso gennaio aveva portato all’arresto di Roberto Bufo,
giudice del tribunale di Pisa.

Nei giorni scorsi il pm aveva iscritto nel registro degli indagati l’Istituto per responsabilità dell’ente. Il gip, come chiesto dallo stesso pm, ha emesso l’interdittiva e nominato un
commercialista come amministratore provvisorio.
Bufo era stato scarcerato dopo due mesi e gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. In carcere erano finiti anche il commercialista Roberto Ferrandi e la figlia Francesca,
avvocato oltre a Oberto Cecchetti, giudice di pace.

Le accuse della procura, a vario titolo, sono corruzione in atti giudiziari, turbata libertà degli incanti, peculato, falso in atto pubblico. Secondo gli investigatori Bufo avrebbe
conferito alla figlia di Ferrandi, delegato alle vendite giudiziarie, diversi incarichi di curatela delle eredità giacenti e di amministrazione di sostegno in modo da
aggiudicarsi, tramite prestanome, immobili e terreni venduti all’asta a Massa.

Il magistrato avrebbe favorito anche l’appropriazione di somme di denaro che dovevano essere restituite all’erario. In una circostanza il giudice avrebbe ottenuto anche una Mercedes Glk usata.

 

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