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Dom 27 Apr 2025
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🎧 Turismo: 1/4 di chi sceglie la Toscana opta per soluzioni open air

Circa 10 milioni di presenze nei campeggi e villaggi turistici della Toscana per l’anno 2024. Per il 55,5% si tratta di  presenze relative a turisti italiani, provenienti principalmente dalle regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Lazio ed Emilia-Romagna; il restante 44,5% rappresenta invece i pernottamenti registrati da turisti stranieri provenienti principalmente da Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Francia e Polonia. 

La Toscana conta oltre 230 strutture ricettive open air (dato Centro Studi Turistici del 2024), tra villaggi turistici e campeggi, di cui la metà associate FAITA. Il settore registra il 23% dei pernottamenti dei vacanzieri che scelgono la Toscana come meta per le proprie ferie. 

I dati turistici relativi al 2024 sono stati presentati questa mattina a Palazzo Sacrati Strozzi da, Enrico Paoli, direttore FAITA Toscana, Leonardo Marras, assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana, e Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze.

Green, comfort, modernità, un’offerta variegata servizi – tra cui attività dedicate a famiglie e bambini, spazi per praticare sport, accesso agli animali domestici, intrattenimento – sono le caratteristiche che devono avere i villaggi ed i campeggi cercati da chi sceglie questo tipo di vacanza per vivere una vera e propria esperienza a contatto con la natura senza rinunciare alla comodità. A testimonianza della crescita di domanda avuta per questo tipo soggiorni c’è l’aumento delle recensioni pubblicate dai fruitori su Booking, Google e Tripadvisor. 

Dalle elaborazioni effettuate dal CST su queste tre piattaforme è emerso che dal 2018 al 2024 i punti di interesse dei villeggianti, distribuiti su circa 50 comuni della Toscana, sono passati da 191 a 212, mentre le tracce digitali da 15.438 a 24.953. Le maggiori recensioni riguardano le aziende open air di Orbetello, Bibbona, Castiglione della Pescaia, Pisa, Grosseto, Cecina, Viareggio, Massa, Livorno, Capoliveri. Significativo il dato inerente la soddisfazione espressa dai visitatori sulle strutture dove hanno soggiornato: i turisti stranieri premiano villaggi e camping toscani più dei turisti italiani, registrando un punteggio di 83,8/100 contro l’81,4/100. 

Ad accomunarli è la continua e crescente ricerca di strutture ricettive immerse nel verde dotate della stessa accoglienza e degli stessi comfort che si possono trovare negli alberghi o nelle case vacanze prese in affitto per la stagione. Questo ha portato ad una rapida evoluzione del campeggio moderno: tende, camper e roulotte hanno infatti pian piano lasciato il posto a sistemazioni più comode ed attrezzate come bungalow, case-mobili e glamping, tanto che anche il Testo Unico del Turismo prevede oggi che il 70% delle piazzole possa essere allestito in via continuativa con strutture mobili (art.29).

“Il turismo open air rappresenta per la Toscana una componente sempre più rilevante degli arrivi, con una crescita costante negli ultimi anni. Un risultato reso possibile da un’offerta che ha saputo trasformarsi profondamente, specialmente nel periodo post-pandemico, attraverso continui investimenti, diversificazione e articolazione dei servizi, più di qualsiasi altro segmento del comparto turistico” dichiara l’assessore al turismo della regione Toscana, Leonardo Marras. 

Che aggiunge “Proprio per valorizzare e riconoscere il ruolo strategico del turismo all’aria aperta, abbiamo deciso di dedicare a questo comparto un apposito capo all’interno del nuovo Testo Unico del Turismo. Inoltre, alla luce delle trasformazioni in atto e del significativo innalzamento della qualità degli investimenti, riteniamo opportuno introdurre, nel regolamento attuativo, una disciplina specifica per la quinta stella: il massimo livello qualitativo previsto per le strutture di questo tipo.”

NELL’AUDIO, Claudio Galassi, presidente FAITA Toscana