La crescita del turismo incide significativamente sui costi della raccolta dei rifiuti solidi urbani: ad esempio, un aumento dell’1% dei turisti incrementa il costo medio procapite per raccogliere i multimateriali dello 0,11%, della carta dello 0,23%, e dell’indifferenziata dello 0,07%.
Non si registrano invece sostanziali differenze per la raccolta dell’organico. Lo rivela uno studio sugli effetti del turismo condotto dal dipartimento di economia e management dell’UniversitĂ di Pisa, pubblicato sul ‘Journal of cleaner production’. I ricercatori Giulio Greco, Velia Gabriella Cenciarelli e Marco Allegrini hanno analizzato i costi della raccolta di organico, carta, multimateriale (plastica, metallo, vetro) e indifferenziata su un campione di 68 comuni, rappresentativo di tutto il territorio italiano.
Secondo le stime dei ricercatori pisani, per la raccolta dell’indifferenziato ogni cittadino spende in media 22,42 euro, con punte che arrivano a 83,22 euro. Per la carta i costi sono piĂą contenuti con una media di 8,91 euro per abitante, a fronte dei 13,55 euro per l’organico, e dei 6,27 euro per il multimateriale. Sulla base di questi parametri è stato evidenziato che i flussi turistici, misurati come numero di turisti in visita, numero di pernottamenti e spesa media, influenzano in modo significativo i costi della raccolta dei rifiuti. “Il turismo porta indubbi benefici economici – sottolinea Greco – ma è importante stimare gli oneri che ne derivano in un’ottica di sostenibilitĂ economica e ambientale”.