Nel 2021 sono state in Toscana 17 milioni le presenze in meno rispetto al 2019 (anno pre Covid), con 3,5 miliardi di euro in meno di consumi mancati. Per tornare ai livelli del 2019 si dovrà attendere il 2023 o il 2024: è quanto emerge da una ricerca Irpet, presentata oggi al Palazzo dei Congressi di Firenze.
In Toscana, dei 9,2 milioni di presenze extraeuropee perse tra il 2019 e il 2020, nel 2021 ne sono state recuperate solo 394 mila: ne restano da riconquistare 8,8 milioni, quasi la metà del totale regionale. Oltre 12mila addetti sono rimasti senza lavoro, più di cinquemila solo tra Firenze e il Chianti. A venir meno sono stati soprattutto i turisti nelle città d’arte, le più penalizzate (-69%). Il dato è stato confermato anche da una ricerca di Mastercard sugli acquisti con le carte del proprio circuito: l’unica città dove nel 2021 la spesa straniera è riuscita ad avvicinarsi ai dati pre-pandemia è Arezzo (-4,5%). A Firenze le transazioni di turisti non italiani si sono dimezzate, quelle di Lucca ridotte di un quarto, a Pisa e Siena di un terzo.
Intanto arriva il bando per ampliare l’offerta turistica in Toscana: 5 milioni a disposizione, messi dalla Regione, e un progetto per ognuno dei 28 ambiti in cui la Toscana è organizzata. L’avviso pubblico, come chiarito nel corso di un evento sul turismo al Palazzo dei Congressi di Firenze, sarà pubblicato il 13 aprile. I 5 milioni serviranno a finanziare eventi e manifestazioni che possano rendere più attrattive le destinazioni, anche migliorandone la capacità di accoglienza: il tutto coordinando magari ancor meglio le politiche dei territori con le strategie regionali portate avanti dall’agenzia Toscana promozione turistica. Le risorse saranno distribuite in parte in quota fissa e in parte tenuto conto delle presenze turistiche registrate sul territorio nel 2019 (prima dunque della pandemia). Della quota fissa, 53mila euro potranno però essere goduti solo se alla parte già finanziata dalla Regione sarà aggiunto almeno un 30% a carico dei Comuni.