Lun 23 Dic 2024
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ToscanaTurismo, Toscana: comuni potranno introdurre limitazioni a affitti brevi

Turismo, Toscana: comuni potranno introdurre limitazioni a affitti brevi

È una delle novità della proposta di legge di modifica al Testo unico del sistema turistico toscano (legge 86/2016): la pdl è stata approvata dalla Giunta della Toscana nel corso dell’ultima seduta.

Modifiche in materia di stabilimenti balneari con la previsione  “di prolungare il periodo di apertura degli stabilimenti”.  L’introduzione di una  sanzione amministrativa pecuniaria per i titolari o gestori di strutture ricettive e stabilimenti balneari che omettano di pubblicare le informazioni sull’accessibilità. La possibilità per gli alberghi della Toscana  di  mettere a disposizione alcuni locali per lo svolgimento di attività di smart working. Ma soprattutto, l’introduzione di un articolo che “contempla” sulle locazioni turistiche “la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, nel rispetto dei principi di stretta necessità, proporzionalità e non discriminazione”.

Sono alcune  delle novità della proposta di legge di modifica al Testo unico del sistema turistico toscano (legge 86/2016): la pdl è stata approvata dalla Giunta della Toscana nel corso dell’ultima seduta.

Viene introdotto poi il cosiddetto Academy hotel o Albergo scuola: il Comune può individuare gli alberghi (limitatamente a quelli con 4 o 5 stelle) che possono organizzare attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità nelle aree comuni. Per l’albergo diffuso viene stabilito che non fa parte delle strutture ricettive alberghiere mentre le attività di affittacamere e bed and breakfast non imprenditoriali vengono eliminate dal Tu che da ora in poi disciplinerà in Toscana  solo le attività ricettive esercitate in forma imprenditoriale.

Tra le altre novità gli Ambiti territoriali vengono rinominati Comunità del turismo ed individuati come dimensione ottimale per l’esercizio associato da parte dei Comuni di significative funzioni locali in materia. Le funzioni in materia di agenzie di viaggio e turismo, il riconoscimento delle associazioni pro-loco e la classificazione delle strutture ricettive vengono ricondotte ai Comuni che potranno esercitarle, specie se piccoli, a livello di Comunità.

A queste ultime spetta invece esercitare quelle di informazione e accoglienza turistica e quelle di livello locale legate al sistema informativo regionale del turismo e alla statistica turistica ai fini Istat. Vengono istituiti due organismi di partecipazione e consultazione: la Consulta della Comunità del turismo e la Consulta permanente.

Il governatore della Toscana  Eugenio Giani, commentando la pdl, ha parlato di “rivisitazione resa dalla costante evoluzione del settore. Con la nuova legge sul turismo la Toscana crea un’organizzazione strutturata per diffondere e promuovere l’immagine di una regione da vivere e visitare. Oltre a definire e precisare nuove tipologie di accoglienza. Una novità importante è la creazione di 28 Comunità del turismo, al posto degli Ambiti, per veicolare i tratti distintivi di ciascun territorio da queste rappresentato. In base alle specificità e originalità delle rispettive offerte. Sin dall’inizio del mandato ho puntato sulla valorizzazione della cosiddetta ‘Toscana diffusa’, di quei territori che rappresentano autentici giacimenti di cultura, seppur meno conosciuti e fuori dalle mete più battute. Con la nuova legge si compie un percorso che mette in primo piano una risorsa cruciale per la Toscana”.

“La riforma che proponiamo con questo nuovo testo unico del turismo è organica ed equilibrata – ha detto l’assessore al turismo e all’economia della Regione Toscana Leonardo Marras -. Siamo partiti dal domandarci se l’impianto normativo in vigore fosse ancora in linea con la nuova domanda turistica, che tipo di evoluzione c’è stata riguardo alla crescita del mondo digitale, e delle attività turistiche non ancora gestite in forma imprenditoriale. Abbiamo valutato anche l’impatto del Covid. Davanti a tutto questo è apparsa chiara l’esigenza di mettere mano ad un aggiornamento, anche corposo, del Testo unico sul turismo”.