Dom 22 Dic 2024
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Twitter, da quando Elon Musk è subentrato, ha perso 50 dei suoi migliori 100 inserzionisti

San Francisco, California, secondo un rapporto di ‘Media Matters for America‘ risulterebbe che, dopo l’arrivo di Elon Musk, la metà dei primi3 100 inserzionisti di Twitter abbia smesso di fare pubblicità sulla social network.

Inoltre, sul rapporto si legge che questi 50 inserzionisti avrebbero speso dal 2020, quasi 2 miliardi di dollari in annunci su Twitter e più di 750 milioni di dollari nel solo 2022.

Sempre secondo il rapporto, altri sette inserzionisti avrebbero diminuito la loro pubblicità quasi a zero, Queste aziende avrebbero pagato a Twitter più di 255 milioni di dollari dal 2020. Chevrolet, Chipotle Mexican Grill, Inc., Ford, Jeep, Kyndryl, Merck & Co. e Novartis AG hanno infatti tutte rilasciato dichiarazioni sull’interruzione degli annunci su Twitter. Altri hanno interrotto la pubblicità sulla piattaforma per un “periodo di tempo significativo”.

Il rapporto fa anche notare però che nonostante questi colpi alle entrate pubblicitarie, il CEO di Twitter Elon Musk ha “continuato la sua ondata di azioni destabilizzanti del marchio tra cui l’amplificazione delle teorie del complotto, il ripristino unilaterale di account bannati come quello dell’ex presidente Donald Trump e istituendo uno schema di verifica casuale che consentirebbe ad estremisti e truffatori di acquistare l’ormai famosa ‘spunta blu'”.

Famosi utenti di Twitter come per esempio lo scrittore Stephen King hanno criticato il nuovo sistema di verifica dell’account a pagamento con la spunta blu, il simbolo che dovrebbe garantire l’identità dei possessori degli account Twitter.

Emblematico, ma che ha anche generato molte polemiche, il caso dell’azienda farmaceutica ‘Eli Lilly and Co.‘ che ha smesso di postare annunci su Twitter il giorno dopo che è apparso sul social un post di falso account con il nome della compagnia, che sfoggiando la spunta blu di autenticità, propagandava: “Siamo entusiasti di annunciare che l’insulina è ora gratuita”.

Eli Lilly aveva chiesto a Twitter la rimozione immediata del post, ma il tweet è rimasto attivo per ore, a causa del fatto che il personale della piattaforma era fortemente rimaneggiato per via dei recenti licenziamenti e dimissioni. Il tweet ha naturalmente raccolto centinaia di retweet e migliaia di Mi piace, e le azioni di Eli Lilly sono presto crollate in borsa.

Prendendo in giro il social network, Stephen King ha quindi postato: “Presto l’unico inserzionista rimasto su Twitter sarà ‘My Pillow’, che è l’azienda produttrice di cuscini, gestita dal teorico della cospirazione pro-Trump Mike Lindell.