Uccide l’anziana madre mentre dorme, poi ha telefona ai carabinieri e confessa il delitto. Il matricidio si è consumato nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo in un’abitazione del comune di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo.
La figlia, Giuseppina Martin, 67 anni, è stata raggiunta poco dopo nella casa in via Enrico Fermi dai militari dell’Arma e nei suoi confronti è scattato il fermo con l’accusa di omicidio volontario. Immediate sono partite le indagini del nuclei investigativo della compagnia di San Giovanni Valdarno, coordinate dal pubblico ministero di turno della Procura di Arezzo, Francesca Eva, per accertare con precisione la dinamica e le motivazioni del delitto. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima, Mirella Del Puglia, 93 anni, era originaria dell’Abruzzo e da poco piĂą di due settimane si era trasferita a casa della figlia e del genero: la convivenza forzata sarebbe stata segnata da ripetute tensioni e litigi, alcuni particolarmente accesi, anche a causa delle precarie condizioni di salute della madre, che aveva seri problemi di movimento. I carabinieri con la sezione di investigazioni scientifiche e il sostituto procuratore hanno fatto un lungo sopralluogo. Per tutta la giornata sono stati ascoltati i familiari e i conoscenti piĂą stretti della 67enne. In casa c’era anche il genero 70enne che non si sarebbe accorto di nulla nel momento in cui si è consumato il delitto. La Procura ha disposto il trasferito all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Siena, dove nei prossimi giorni sarĂ eseguita l’autopsia per stabilire con precisione anche l’orario della morte.
La chiamata d’emergenza al 112 è partita intorno alle 7 di domenica. Dopo l’allarme, i soccorritori del 118 sono arrivati nella casa ma per l’anziana donna non c’era ormai piĂą nulla da fare: era giĂ deceduta, forse da alcune ore. Poco dopo l’arrivo dei carabinieri, Giuseppina Martin ha accusato un malore ed è stata trasportata all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia di Montevarchi (Arezzo), dove ha trascorso alcune ore piantonata dai militari dell’Arma. E’ stato, poi, disposto il suo trasferimento alla caserma dei carabinieri di San Giovanni per l’interrogatorio e per espletare le procedure dell’arresto.