Molte sono le reazioni dei vari esponenti della politica italiana sull’omicidio di stamani che ha coinvolto il titolare di una ditta e un ladro. Salvini: “Solidarietà a commerciante toscano derubato 38 volte”
Molte sono le reazioni dei vari esponenti della politica italiana sull’omicidio di stamani che ha coinvolto il titolare di una ditta e un ladro.
“Dopo 38 furti nella sua azienda, un uomo esasperato e costretto a dormire dentro il capannone, non poteva agire diversamente. La nuova legge sulla legittima difesa lo avrebbe probabilmente salvato dalle indagini di eccesso colposo di legittima difesa. Siamo vicini a quest’uomo, e se necessario, gli daremo supporto per attraversare questa difficile vicenda. La difesa è sempre legittima!#legittimadifesa”. Lo scrive su fb Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina e commissaria della Lega in Toscana.
“Dopo il Decreto Sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!”. Afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Ritengo che queste vicende non debbano essere viste sul piano ideologico ma su quello concreto: il fatto è successo poche ore fa e c’è già chi ideologizza la legittima difesa a oltranza, o il suo contrario. Quando sapremo come sono andati i fatti ci sarà un tribunale che giudica, e su quello ognuno esprimerà le sue prese di posizioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sui fatti di Monte San Savino (Arezzo).
“La mia paura è che in Italia si voglia rendere l’uso delle armi più libero di quanto non sia avvenuto finora – ha proseguito Giani -, e atti del Governo vanno in questa direzione. Frenare la diffusione delle armi è un valore positivo che il nostro Paese ha rispetto a una realtà come quella americana. Teniamoci caro questo nostro approccio e questo modo di essere”. Giani ha infine sottolineato la preoccupazione che “l’Italia non diventi quel territorio di guerra che vediamo negli Stati Uniti”, con “l’amministrazione americana, guidata da Trump e paralizzata dall’azione dei lobbysti delle armi, compiere atti di non sufficiente determinazione a prevenire quello che oggi sta accadendo”.
Ha espresso il suo parere su Twitter anche il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni:”A Monte San Savino, Fredy Pacini, gommista 57enne, dopo aver subito 38 furti, spara e uccide ladro introdottosi nella sua azienda. Ora indagato per eccesso di legittima difesa. Io sto con Fredy: la difesa è sempre legittima!”.
Anche il senatore della Lega Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia del Senato ha voluto lasciare una dichiarazione:”Esprimo la mia solidarietà al gommista di Arezzo che, dopo aver subito numerosi furti, è stato costretto a difendersi dall’ennesima aggressione da parte di una banda di ladri. La riforma della legittima difesa, fortemente voluta dalla Lega e da Matteo Salvini, mette al centro le vittime di reato, le tutela dalle assurde richieste di risarcimento e, senza impedire che le necessarie indagini vengano svolte per accertare la dinamica dei fatti, le protegge da lunghi e costosi processi. Non appena sarà approvata, già a gennaio, potrà essere applicata anche a questo caso”.
“La vita è sacra e oggi è morta una persona. È stata uccisa durante una violazione di domicilio da un imprenditore che ha subìto 40 furti in pochi anni ed è costretto a vivere nel suo capannone per difendere quello che ha creato con il proprio duro lavoro. Prima di giudicare mettiamoci nei panni di questo imprenditore. C’è un problema sicurezza in tutta la Toscana: lo diciamo da tempo. Ora servono delle risposte”. Lo afferma il presidente del gruppo M5s in Consiglio regionale Giacomo Giannarelli.
“La notizia mi sconvolge e non poco – aggiunge Giannarelli -. Sì, perché lo scorso mese incontrai, per caso, proprio il Pacini. Ero a Chiusi (Arezzo) per un incontro con il gruppo locale del Movimento e avevo forato una gomma. Venne in mio soccorso lui, persona gentile e con le mani da lavoratore. Solo dopo l’intervento in officina, scambiando due chiacchiere, scoprii la sua storia”.
“Un racconto incredibile – dice ancora l’esponente M5s -. Mi spiegò che era costretto a dormire da almeno quattro anni nel suo capannone: aveva subìto 38 furti. Allora, tra le altre cose, scrissi: Non possiamo permettere che la nostra regione viva nel terrore della criminalità. È andata così. Senza parole”.
“La vicenda del titolare di una rivendita di gomme di Arezzo è emblematica del dramma che vivono tanti commercianti italiani: i furti si susseguono a decine, portando all’esasperazione e a una sensazione di solitudine nel doversi difendere. Le nostre attività sono diventate ormai il bancomat di criminali di ogni genere”. Lo afferma il deputato di Forza Italia Luca Squeri. “Non è immaginabile – prosegue – che a questo calvario se ne aggiunga anche un altro di tipo processuale. Chi si difende da un attacco in casa o nella propria attività ha il diritto di farlo senza incorrere in un processo. Ecco perché in vista del passaggio alla Camera della riforma sulla legittima difesa, serve un impegno per approvare un provvedimento previsto dal programma di centrodestra e sempre più urgente”.
“Ad Arezzo ennesima vicenda paradossale: un gommista indagato per eccesso di legittima difesa dopo aver sparato ad un ladro, e soprattutto dopo aver subito 38 furti in pochissimo tempo. E’ inammissibile che i cittadini debbano tutelarsi due volte, prima da un malintenzionato e poi da inchieste giudiziarie. La difesa sempre legittima è un principio di civiltà cui non possiamo rinunciare”. Lo afferma la deputata di Fratelli d’Italia Ylenia Lucaselli.
“Un uomo che in pochi mesi subisce 38 furti è una persona che sicuramente non si sente tutelata dallo Stato. A lui va tutta la nostra solidarietà e la promessa che questo Governo non lo lascerà solo”. Così la senatrice della Lega, e assessore comunale ad Arezzo, Tiziana Nisini.
“La nostra battaglia a favore della legittima difesa – commenta Nisini – finalmente sta prendendo corpo. Dopo il Decreto Salvini infatti arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa che mi auguro venga approvata in tempi rapidi. Chi difende la propria famiglia, la propria azienda e se stesso non può essere accusato mai di eccesso di legittima difesa”. “Non appena rientrerò da Roma – conclude la senatrice – mi adopererò per incontrare Fredy Pacini per esprimere dal vivo la nostra vicinanza e assicurargli che saremo al suo fianco, e che conti su di noi. Con la nuova legge sulla legittima difesa probabilmente non avrebbe dovuto nemmeno subire le indagini di eccesso colposo di difesa”.
“A Monte San Savino, come in altre zone della Valdichiana, i furti sono all’ordine del giorno e la gente non ce la fa più. Servono maggiori controlli e videosorveglianza. Il compito di accertare i fatti spetta alle forze dell’ordine e alla magistratura, di certo noi non lasceremo solo Fredy Pacini”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Marco Casucci.
“Siamo rammaricati per la morte di un giovane – sottolinea Casucci in una nota – che però, ricordiamo, era entrato in una proprietà privata ‘armato’ di un piccone”. Per il commissario comunale della Lega Cortona-Valdichiana Luca Conti, “dopo decine di raid subiti, Fredy Pacini aveva deciso di trasferire la sua camera nell’officina tanto che era finito anche su programmi televisivi nazionali. Stava difendendo il lavoro di una vita contro continue scorrerie notturne”.
“La difesa è sempre legittima. Anche nella sua sfaccettatura dell’eccesso colposo. Come Fratelli d’Italia ribadiamo il principio dell’assolutezza della legittima difesa mettendo fine ai calvari giudiziari di persone passate da vittime a carnefici. Dove per lo Stato non è possibile arrivare, per costi e mezzi, ognuno è costretto a difendersi”. Lo afferma il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Paolo Marcheschi.
“L’imprenditore che questa notte ha sparato – sottolinea Marcheschi in una nota – era stato costretto a dormire nella propria ditta per difendere il lavoro di una vita, messo in pericolo da ben 38 raid notturni. Era stato lasciato solo e non poteva permettersi una vigilanza privata. Sono rammaricato per la morte del giovane moldavo ma voglio ricordare che era entrato in una proprietà privata ‘armato’ di un piccone”.