Polemica in Consiglio regionale per un ordine del giorno, respinto, presentato dalla Lega che chiedeva alla Regione di stanziare 10mila euro per contribuire alle eventuali spese legali di Fredy Pacini, l’imprenditore di Monte San Savino (Arezzo) che ha ucciso un ladro entrato nella sua officina.
Il documento, presentato in Consiglio Regionale, è a firma dei consiglieri del Carroccio Elisa Montemagni (capogruppo), Jacopo Alberti e Marco Casucci e collegato alla seconda variazione al bilancio 2018-20 della Regione Toscana.
“Invito i colleghi della Lega a ritirare l’atto, non è in questi termini che si deve affrontare la questione”, ha detto il capogruppo M5s Giacomo Giannarelli intervenendo nel dibattito.
“E’ una questione – ha detto Giannarelli – da analizzare sotto tanti punti di vista ma non ideologici”.
In Toscana, ha proseguito il capogruppo M5s, c’è un problema di sicurezza, e “non è con le armi, con la polizia privata o il peperoncino che si danno risposte, ma neppure con le politiche di sinistra o con la retorica”. Per Tommaso Fattori (capogruppo Sì Toscana a sinistra), “è incredibile che nel giorno della Festa della Toscana, che celebra l’abolizione della pena di morte, si presenti un ordine del giorno che è un inno alla pena di morte senza processo per chi commette un furto”.
Il capogruppo del Pd Leonardo Marras ha osservato che “lo Stato di diritto non può essere violentato e la giustizia farĂ il suo corso; la Regione non può assumere una decisione del genere”.
“Pacini è stato lasciato solo finora, non vediamo cosa ci sia di male a chiedere che la Regione possa pagare le spese legali – ha detto in conclusione Casucci (Lega) -. Non ritiriamo l’ordine del giorno e respingiamo al mittente queste continue accuse di barbarie politica; siamo pronti a confrontarci ma non a prendere lezioni da nessuno.