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Uccide ladro: proseguono ricerche complice, domani autopsia e interrogatorio

Minervini

Foto di Arezzo Notizie

Si terrà domani, 30 novembre,  l’autopsia di  Vitalie Tonjoc. Lo stesso giorno il pm Andrea Claudiani interrogherà Pacini, al momento indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Continuano intanto le ricerche da parte dei carabinieri del complice del moldavo, che dopo essersi introdotto nel capannone di via della Costituzione è scappato riuscendo a far perdere le proprie tracce.

I carabinieri e le altre forze dell’ordine stanno cercando in tutto l’Aretino il complice del cittadino moldavo di 29 anni rimasto ucciso la notte scorsa a Monte San Savino (Arezzo), dopo essere stato ferito a colpi di pistola da Fredy Pacini, proprietario della rimessa di gomme, durante un tentativo di furto.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri erano almeno due le persone entrate intorno alle 4 nel perimetro dell’azienda di Pacini. All’interno del capannone sarebbe poi riuscito a entrare uno solo, il 29enne. Si cerca anche l’auto con cui i due erano arrivati sul posto: per questo potrebbero tornare utili alcune telecamere della zona. Nell’azienda di Pacini i carabinieri hanno sequestrato il piccone usato per rompere un vetro dell’ingresso e la pistola con cui il commerciante ha sparato, un’arma regolarmente detenuta.

In tasca, tra gli effetti personali, il complice aveva soltanto il portafoglio con il passaporto, che ha permesso di identificarlo, e 250 euro in contanti. Accertamenti sono in corso per verificare se abbia fruito di un permesso turistico di 3 mesi. Sul passaporto c’è solo un visto di transito dalla Romania per entrare nell’Unione europea che risale a settembre.

Le indagini sono indirizzate anche a capire se sia stato visto con qualcuno nella sua permanenza in Italia che va da settembre scorso ad ora. Secondo ipotesi investigative in corso di accertamento il 29enne potrebbe far parte di un gruppo di malviventi specializzati in furti improvvisati, razzie non troppo pianificate in case e negozi nelle località di provincia. Si sospetta anche che possa esserci un ‘palo’ in zona.

E’ in corso anche un accurato lavoro sulle celle telefoniche di Monte San Savino. Inoltre ci sono accertamenti anche su tentativi di furto che negli stessi momenti in cui Fredy Pacini ha ucciso il moldavo si sarebbero verificati nei pressi di un gruppo di case non distanti dall’azienda del gommista.

Sono in corso inoltre verifiche sui precedenti furti o tentati furti subiti dalla ditta di Pacini. Il gommista ha parlato di ben 38 episodi, ma ai carabinieri risultano solo sei denunce.

Intanto stamani a Monte San Savino il commerciante ha ripreso il suo posto in ditta anche se, per la prima volta dopo tanto tempo, non ha pernottato all’interno ma da un amico. Secondo quanto si apprende nella cerchia dei conoscenti di Pacini, sarebbe stato piuttosto difficile convincerlo a dormire altrove.

Poi però le persone a lui vicine sono riuscite a far sì che insieme alla moglie non restasse di notte dentro la ditta ma che fosse ospite fuori Comune da un conoscente. Scartata la possibilità che trascorresse la notte nella sua casa nel centro del paese. Viene spiegato ancora che è stato ritenuto più sicuro per lui e i suoi congiunti l’allontanamento da Monte San Savino.

Chi gli è vicino riferisce che Pacini resta ancora molto provato da questa vicenda, serviranno dei giorni per ritrovare un equilibrio. Inoltre la notte scorsa è deceduto il suocero, da alcuni giorni in ospedale. Anche questo fatto ha contribuito a colpire psicologicamente il commerciante e la sua famiglia.

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