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Uccise marito: morta ad Arezzo la ‘Circe della Versilia’

Circe

Aveva 80 anni.Aveva scontato 24 anni carcere per omicidio marito

E’ morta ieri all’ospedale di Arezzo, dove viveva da qualche tempo, Maria Luigia Redoli, 80 anni, più conosciuta come la ‘Circe della Versilia’. Aveva scontato 24 anni di carcere per l’omicidio del marito Luciano Iacopi ucciso, nel garage di casa con 17 coltellate la sera del 17 luglio 1989, insieme al suo giovane amante Carlo Cappelletti, ex carabiniere a cavallo che all’epoca aveva solo 23 anni. Le indagini si concentrarono da subito sui due amanti che furono ritenuti i responsabili.

“Mi telefonava in occasione delle festività natalizie ogni anno: quest’anno non l’ho sentita, ma non sapevo che avesse questo problema di salute al rene”. Così l’avvocato di Maria Luigia Redoli, la ‘Circe della Versilia’, morta ieri ad Arezzo. Maffei, che fu il difensore della donna, era rimasto in contatto con lei: “Ho appreso della notizia della sua scomparsa guardando la televisione e leggendo i titoli che scorrevano in un telegiornale e ci sono rimasto male perchè è stata una cosa inaspettata”.

L’avvocato Maffei non ha nessuna notizia invece dell’amante della Circe, l’ex carabiniere Carlo Cappelletti, anche lui condannato all’ergastolo. “Di lui ho perso da tempo le tracce e non so dove sia”.

Maria Luigia Redoli si era trasferita ad Arezzo dalla Lombardia, dove si era risposata, tornando così in Toscana, anche se lontana dalla sua Versilia, dove ha vissuto e dove è stata coinvolta in quella che è stata una delle vicende più note di cronaca nera tra gli anni ’80 e ’90.

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