Site icon www.controradio.it

Ucraina: appelli per la pace e reazioni in Toscana

Ucraina

Ucraina: vari gli appelli per la pace e le reazioni in Toscana dopo l’attacco della Russia. “Tacciano le armi, basta sangue, lacrime e devastazione, no alla follia della guerra. Necessario mobilitarsi, invitiamo le comunita’ locali e le reti di riferimento sulla pace ad organizzare presidi e manifestazioni sul territorio”: cosi’ Anpi Coordinamento regionale Toscana, Arci Toscana, Cgil Toscana.

“L’impegno per la pace e a difesa della pace resta irrinunciabile – afferma in una nota la presidenza di Mcl della Toscana -. In questo senso va da sempre la missione di Papa Francesco, Con questo irrinunciabile significato il Movimento cristiano lavoratori chiede a tutti, credenti e non credenti, di unirsi nelle forme possibili alla preghiera del Papa domenica prossima nello scenario carico di significati di piazza Santa Croce a Firenze”. “Si cerchi una soluzione diplomatica e si lavori per la pace. Si escludano soluzioni militari”, le parole del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Stefano Scaramelli (Iv), che aggiunge. “Il 26 febbraio tutta l’Italia si mobilitera’ per la pace, e cosi’ fara’ la Toscana, a partire da Firenze, con la sua storia pacifista e umanitaria”: cosi’ il consigliere regionale del Pd Iacopo Melio che inviata a “non restare in silenzio”.

“Ferma condanna dell’aggressione russa arriva anche dalla commissione regionale per le Pari opportunita’ della Toscana presieduta Francesca Basanieri, che ricorda che da giorni sul palazzo del Consiglio Regionale della Toscana, svetta la bandiera della pace. Esposta la bandiera della pace anche sul Palazzo Granducale a Livorno, sede della Provincia la cui presidente Marida Bessi afferma: “Esprimiamo con forza la nostra contrarieta’ alla guerra, e auspichiamo che si torni alla ragionevolezza di soluzioni diplomatiche volte a riportare la pace nel territorio ucraino a beneficio di tutti i popoli coinvolti e del mondo intero”. Sventola la bandiera della pace anche dall’ufficio del sindaco di Empoli Brenda Barnini: “? solo un gesto simbolico – afferma – come lo sara’ partecipare stasera e nei prossimi giorni ai presidi che chiedono la fine degli attacchi e la ripresa del dialogo. Ma non esiste alternativa, laddove cessa lo spazio della democrazia e del confronto c’e’ solo quello del conflitto e le conseguenze di questa guerra per tutta l’Europa sarebbero gravissime”.

Associazioni, sindacati e partiti a Prato hanno sottoscritto un appello comune e invitato a esporre la bandiera della pace “Le parti si parlino e raggiungano un cessate il fuoco. Necessario un corridoio umanitario”, dichiara Andrea Panerini, Vescovo della Chiesa Protestante Unita, luterani di lingua italiana. La ong Cospe aderisce all’appello della Rete Pace e Disarmo e si attivera’ con i suoi soci e i suoi gruppi territoriali per manifestare in varie citta’ italiane.

Exit mobile version