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Ucraina, protocollo fra Regione, Coop e Anci per raccolta fondi

Ucraina

Destinare i fondi raccolti dalle cooperative di consumo toscane per fornire assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina al sistema di protezione civile regionale in modo da garantirne il buon esito. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa che Regione, Cooperative di consumo toscane e Anci Toscana hanno firmato oggi pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati.

Ad illustrarne i contenuti sono intervenuti il presidente Eugenio Giani, in qualità di commissario delegato dello Stato per l’emergenza dell’Ucraina, l’assessora alla protezione civile Monia Monni, il direttore di Anci Toscana Simone Gheri ed il responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze Claudio Vanni, in rappresentanza delle cooperative di consumo del distretto tirrenico.

Dal 5 al 30 aprile Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Unione Amiatina, hanno organizzato una raccolta fondi per le attività di accoglienza, soccorso ed assistenza delle persone in arrivo dall’Ucraina Sulla base del protocollo d’intesa tutte le donazioni saranno messe a disposizione del sistema regionale di protezione civile, suddividendole tra i territori a seconda delle necessità, anche sulla base delle segnalazioni che arriveranno da Anci Toscana. Ognuno potrà dare il proprio sostegno attraverso canali fisici (alle casse dei supermercati) oppure con bonifico (su conto corrente dedicato).“Dopo la raccolta fondi nazionale CoopforUcraina– spiega Claudio Vanni-, che in tutta Italia in un mese ha raggiunto la cifra di oltre 1,2 milione di euro grazie a oltre 81.000 donatori, destinati alle esigenze dei campi di accoglienza ai confini dell’Ucraina, il movimento cooperativo riparte ora con campagne territoriali. Quella sviluppata in Toscana rilancia la raccolta fondi fra soci e clienti delle cooperative di consumo con la finalità di sostenere chi, fuggito dalla guerra, è arrivato nella nostra Regione. La scelta di gestire i contributi con Regione Toscana ed Anci vuole assicurare una risposta alle persone attraverso i canali istituzionali, in modo da arrivare più prontamente a soddisfare i bisogni di chi si è lasciato alle spalle conflitto e distruzione e ora si trova a doversi ricostruire un futuro”.

La Regione, attraverso la Sala Operativa Regionale, si impegna a garantire il supporto e il coordinamento della raccolta fondi che saranno utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità. Anci Toscana si impegna a favorirne un’adeguata conoscenza e diffusione presso i Comuni attraverso i propri canali di comunicazione, ad illustrare agli stessi Comuni le iniziative realizzate nell’ambito del protocollo e a segnalare alla Cabina di regia particolari esigenze che dovessero emergere nei diversi territori.

“Siamo la Regione che si sta caratterizzando maggiormente per sostanziali e concreti aiuti di solidarietà verso il popolo dell’Ucraina – commenta il presidente Giani- .Quello che sottoscriviamo oggi è un protocollo importante che rappresenta un fatto concreto. Ed è coi fatti che bisogna agire nella drammaticità della situazione di guerra. Siamo e ci sentiamo terra di solidarietà e lo vediamo sul piano istituzionale, sul piano delle realtà economiche così importanti come il movimento cooperativo, nel supporto della imprese , nelle organizzazioni di volontariato . Il segno più forte è stato chiaramente il treno partito venerdì da Prato che non sarebbe mai partito se non avessimo avuto queste realtà che rappresentano il sentimento dei toscani, un sentimento di solidarietà , di cura e accoglienza”

“Ringrazio Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Unione Amiatina – dichiara l’assessora Monni- per il grande cuore che stanno dimostrando nell’affrontare l’emergenza legata alla guerra in Ucraina. Pochi giorni fa è partito da Prato il treno con circa 500 tonnellate di aiuti umanitari, le cooperative di consumo toscane hanno riempito due vagoni, per un valore di 40.000euro, di generi alimentari raccolti dai propri dipendenti, dimostrando tutta la solidarietà al popolo ucraino.” “Oggi – aggiunge Monni- firmiamo un protocollo grazie al quale Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Unione Amiatina destineranno il ricavato di una raccolta fondi alla Protezione Civile Regionale per assistere e accogliere tutte le donne, uomini, bambine e bambini che sono fuggiti dalla guerra che sta devastando il loro paese. Grazie a tutti coloro che stanno lavorando a questa raccolta, ma soprattutto grazie a tutti e tutte coloro che doneranno”.

“Il sistema dei Comuni sta dimostrando grande generosità e disponibilità in questa drammatica crisi – afferma il direttore di AnciToscana Simone Gheri che sostituiva il presidente Matteo Biffoni – Ma per affrontare questa nuova situazione, abbiamo bisogno di rivedere il sistema di accoglienza, riguardo sia le risorse, sia il personale dei servizi sociali. Come ripete il nostro presidente, è necessario abbandonare nei fatti la logica emergenziale, per passare a una gestione integrata con i Comuni. Ci auguriamo che il governo si attivi al più presto, perché siamo preoccupati per quello che sta accadendo”.

E dunque questa iniziativa delle Coop di consumo toscane non può che vedere i sindaci pronti a collaborare, per farla conoscere e per segnalare alla Protezione civile le situazioni più difficili nei nostri territori. Ringrazio di cuore Coop, che anche in questo caso dimostra la sua sensibilità sociale, e sono certo che i cittadini toscani sapranno confermare una volta di più la loro vicinanza a chi ha dovuton lasciare le proprie case per fuggire dall’orrore della guerra”

E dunque questa iniziativa delle Coop di consumo toscane non può che vedere i sindaci pronti a collaborare, per farla conoscere e per segnalare alla Protezione civile le situazioni più difficili nei nostri territori. Ringrazio di cuore Coop, che anche in questo caso dimostra la sua sensibilità sociale, e sono certo che i cittadini toscani sapranno confermare una volta di più la loro vicinanza a chi ha dovuto lasciare le proprie case per fuggire dall’orrore della guerra”
La durata del protocollo, che decorre dalla data della firma, coinciderà con quella dello stato di emergenza nazionale (così come deliberato lo scorso 28 febbraio dal Consiglio dei Ministri). Un Comitato di garanzia, composto da rappresentanti dei firmatari, valuterà la destinazione dei fondi raccolti sul territorio regionale sulla base delle necessità segnalate dal sistema regionale di protezione civile e dai Comuni tramite Anci.

 

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