Lo ha detto Romano Prodi a margine a margine di una sua lectio a Firenze su ‘Presente e futuro dell’Europa’, incontro promosso dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, al Polo universitario di Novoli
“Attenzione, non ha senso armarsi senza una politica unitaria” europea, “e quindi questo deve essere un primo passo verso una governo europeo che comprenda anche nelle sue funzioni la difesa, come tutti i governi di questo mondo. Ecco, questo è quello che vorrei” e “non si pensi che questo possa sostituire il compito futuro di avere un vero governo europeo” ha detto Prodi.
Che ha aggiunto “non c’è un contrasto fra amare la pace e preparare minimamente una difesa nel mondo di oggi, soprattutto dopo quello che è successo, ma lo pensavo anche prima veramente. È il problema di avere un esercito, una difesa efficiente. Una struttura di difesa efficiente” è “essenziale per la formazione di una unità”.
Secondo Prodi “questa fase politica” internazionale “può essere definita solo con la frase sintetica di ‘casino’. Ne ho viste tante ma come in questi gironi non ne ho mai viste, neanche con Cuba. E’ veramente una fase di poca chiarezza, di instabilità”.
“Se gli Stati Uniti si chiudono il problema è di come riuscire a creare una struttura del commercio, una struttura di sviluppo economico, anche senza il contributo attivo degli Stati Uniti e cioè un’apertura verso tutto il resto del mondo, che va dalla Cina l’India all’africa. Vedremo quello che sarà perché ogni giorno Trump cambia politica”, e “l’Europa deve essere unita perché deve prendere decisioni in fretta” ha aggiunto Prodi .
Che ha concluso “l’unanimità è la cosa più antidemocratica”, “l’Europa è il pane più buono creato nella politica, che ha portato pace per tre generazioni ma è un pane mezzo cotto, e questo non piace a tutti. In questi anni è arrivata la crisi finanziaria e l’Europa si è divisa. Non ha completato la cottura del pane politico dell’Europa e questo ci ha spiazzato rispetto al resto del mondo. Questo è avvenuto perché sono cambiate le regole dentro l’Ue” e “si è adottato il sistema dell’unanimità. Con unanimità non si può andare avanti, è paralizzante. E’ il problema in cui ci troviamo oggi, ha impedito di reagire ai problemi del mondo”.