Nei primi sei giorni di apertura sono stati 7.300 i visitatori alla Galleria degli Uffizi, con un trend di crescita quotidiana pressoché continuo.
Lo rende noto lo stesso museo, ricordando che gli Uffizi hanno riaperto il 21 gennaio dopo 77 giorni di chiusura, “il più lungo silenzio, in Galleria, dalla fine della Seconda guerra mondiale”.
Nel primo giorno di riapertura i visitatori sono stati 776, per passare poi 1.167 il 22 e martedì 26 gennaio 1.293. Il 27 i visitatori sono stati 1.360, mentre giovedì 28 si è registrata una lieve flessione, con 1.164 ingressi, risaliti a 1.540 venerdì scorso.
“Siamo veramente soddisfatti di questa risposta entusiasta da parte del pubblico, una partecipazione che testimonia come i musei siano parte imprescindibile dell’animo fiorentino e toscano – commenta il direttore Eike Schmidt – speriamo che la situazione dei contagi cali e che le misure del governo possano presto consentirci di restare aperti anche nei fine settimana”.
La Galleria occupa interamente il primo e secondo piano del grande edificio costruito tra il 1560 e il 1580 su progetto di Giorgio Vasari: è uno dei musei più famosi al mondo per le sue straordinarie collezioni di sculture antiche e di pitture (dal Medioevo all’età moderna).
Le raccolte di dipinti del Trecento e del Rinascimento contengono alcuni capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi: basti ricordare i nomi di Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, oltre a capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga. Non meno importante nel panorama dell’arte italiana la collezione di statuaria e busti dell’antichità della famiglia Medici.
La collezione abbellisce i corridoi della Galleria e comprende sculture romane antiche, copie da originali greci andati perduti.