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Uffizi: Schmidt, conferma fine lavori entro 2024

Uffizi

Foto di Repertorio

Si concluderanno entro il 2024 i lavori per i cosiddetti ‘Nuovi Uffizi’, l’opera di ristrutturazione e adeguamento della Galleria degli Uffizi di Firenze.

“La prima metà dei lavori sono durati 10 anni – ha detto Eike Schmidt, direttore complesso museale – ma la seconda metà dei lavori non durerà 10 anni perché abbiamo messo insieme il terzo e il quarto stralcio. Siamo oltre la metà dei lavori e li concluderemo entro 4 anni e mezzo, senza mai chiudere il museo”.
Il direttore Schmidt ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in occasione di un sopralluogo a cui hanno partecipato il soprintendente dei Beni culturali per la città di Firenze, Andrea Pessina, rappresentanti del Comune di Firenze, della Giunta e del Consiglio regionale.
Il terzo stralcio di lavori prevede la realizzazione di un nuovo ingresso, di un ristorate e interventi sulle sale del piano terra. Il quarto e ultimo lotto comprende interventi all’impiantistica, la realizzazione dello scalone di Ponente, di un nuovo bookshop e la sistemazione di 12 sale per esposizioni.
Il direttore Schmidt ha spiegato che il progetto per la conclusione dei lavori “è già tutto finanziato quindi possiamo andare avanti senza problemi”. Per finire i lavori “nel 2015 – ha detto – abbiamo ricevuto 18 milioni ai quali vengono aggiunti 30 dei 40 milioni ricevuti dallo stralcio cultura e turismo del 2016”. Gli altri 10 milioni invece serviranno per la riapertura del Corridoio Vasariano.
“L’unico nodo ancora da sciogliere è la Loggia di Isozaki: da un punto di vista amministrativo locale è già stato sciolto molti anni fa, Isozaki ha vinto il concorso nel 1999, cinque anni dopo ha vinto anche il ricorso quindi sarebbe da eseguire, tuttavia i permessi concreti devono essere autorizzati dal ministero a Roma, se queste autorizzazioni arrivassero nei prossimi mesi saremmo in tempo per completare la loggia ben prima del 2024”. Ha poi detto Eike Schmidt “Senza loggia – ha aggiunto – ci rimarrebbe un gran buco, e nessuno vuole un grande buco nel centro di Firenze e un teorico piano ‘B’ significherebbe un rallentamento lavori di non meno di 5 anni e credo che nessun fiorentino voglia vedere le gru fino al 2030”.
Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile del cantiere, l’architetto Francesco Fortino che ha detto di aver “segnalato al ministero l’urgenza di decidere nel merito, da una parte per le interferenze da un punto di vista costruttivo della loggia con il cantiere che stiamo portando avanti e dall’altra perché comunque non si può pensare di finire i lavori dei ‘Nuovi Uffizi’ senza avere un’uscita degna”. L’architetto, inoltre, ha precisato che “la decisione deve essere presa da due istituzioni: il ministero e il comune di Firenze” e ha aggiunto: “Noi siamo in grado di gestire tutte le soluzioni senza che questo comporti l’abbandono del progetto, ma è necessario prendere una decisione. La posizione della mia struttura, considerato lo stato di fatto del progetto, è che sarebbe utile andare avanti con quel progetto e andrebbe realizzata la loggia di Isozaky” anche perché, ha concluso, “l’architetto Isozaki potrebbe chiedere il risarcimento dei danni”.
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