Firenze, nuova azione dimostrativa di ‘Ultima Generazione’, questa volta hanno preso di mira il Palazzo del Pegaso, la sede del Consiglio regionale in via Cavour, imbrattata con vernice ad acqua gialla e rossa.
Il blitz di ‘Ultima Generazione’ è stato messo a segno intorno alle 8 di questa mattina da tre attiviste e attivisti della campagna Non paghiamo il fossile, che sono stati deferiti dai carabinieri in stato di libertà all’autorità giudiziaria, insieme ad un altro attivista che ha girato il video dell’azione.
“Non paghiamo il fossile! Questa vernice domani non ci sarà più, ma le mani della nostra classe politica rimarranno sporche di sangue se nei prossimi anni continuerà a finanziare con sussidi pubblici i combustibili fossili”, ha detto Simone Ficicchia davanti al palazzo della Regione.
In una nota, ‘Ultima Generazione’ afferma che “la Regione Toscana rappresenta lo Stato sul territorio, e lo Stato italiano paga 18,8 miliardi l’anno di soldi pubblici per incentivare i combustibili fossili. Nel 2021 sono stati investiti più di 40 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi (Sad). La Regione Toscana ha messo a disposizione il porto di Piombino alla pericolosa e climaticamente dannosa rigassificazione.
Nel 2022, in Toscana gli effetti del cambiamento climatico sono stati pesanti”. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha parlato di “condanna di tutte le forze politiche”. “Fra le parole espresse dall’imbrattatura vi è la contestazione al rigassificatore di Piombino – Preciso con chiarezza e forza – sottolinea Giani – che non mi farò intimidire da nessuno nel portare avanti il mio compito di commissario dell’opera, che ci rende più indipendenti dal gas della Russia con 5 milioni di metri cubi l’anno”.
Per il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, “imbrattare un bene pubblico è un gesto inaccettabile che condanniamo con forza. Ancora più grave è farlo in una istituzione come il Consiglio regionale della Toscana che è la casa di tutte le cittadine e i cittadini toscani”.
Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, “questi gesti comunicano solo violenza e disprezzo per il patrimonio pubblico e le istituzioni e vanno condannati senza esitazione”.
Di dialogo parla l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni: “Gli attivisti di ”Ultima Generazione” hanno imbrattato la sede del Consiglio regionale con vernice lavabile. È colpa mia. Porto la colpa di non essere riuscita a far capire che la loro urgenza è la mia, di non aver fatto comprendere lo sforzo, l’impegno e la fatica. Porto la colpa di non avere raccontato abbastanza del lavoro faticoso per costruire il percorso toscano di transizione e probabilmente di non aver chiesto aiuto davanti alle tantissime difficoltà che presenta il cambiamento, quando va oltre alle parole. Ora, però, datemi la vostra. Cercatemi. Parliamoci”.
Per il consigliere della Lega Marco Landi: “i responsabili dovrebbero essere obbligati a ripulire con le loro mani”.
Le consigliere regionali M5s Irene Galletti e Silvia Noferi stigmatizzano quanto accaduto, ma “resta il fatto – affermano – che le proteste dei giovani che da tempo segnano l’Italia e tutta l’Europa hanno bisogno di un ascolto sincero e un’azione decisa e concreta da parte di quelle istituzioni che sono l’oggetto dell’attacco”.