Sabato 25 gennaio dalle 14.30 alle 17.30 al teatro La Fiaba in via delle Mimose 12 all’Isolotto (Firenze, ingresso libero) si terrà la seconda assemblea generale del movimento civile Umani per r-esistere, un movimento che mette in atto azioni concrete di resistenza civile e obiezione di coscienza ai decreti sicurezza. Un anno dopo la prima riunione verrà fatto il punto su cosa è stato fatto e su quali strade proseguire con docenti, attivisti e testimonianze.
Francesca Testa è un’attivista di Umani per r-esistere intervistata da Chiara Brilli
Di seguito alcune informazioni sul movimento reperibili anche sul sito di riferimento:
“Le nostre azioni sono guidate dal principio inviolabile del rispetto della Costituzione e della dignità umana: ci sono principi di umanità e diritti fondamentali di tutte le donne e di tutti gli uomini che non possono essere violati da nessuna legge, stabilita da nessun Parlamento.
La discriminazione razziale di stampo fascista si sta riaffermando e sta avvelenando tutto il clima del nostro vivere sociale. Da una parte, si istiga all’odio tollerando, quando non avallando, azioni violente contro i più deboli e le persone immigrate; dall’altra, si coltiva l’indifferenza degli “onesti” col premeditato silenzio di tutti i media sulle morti in mare, sulla sistematica omissione di soccorso, sulle torture nei lager libici finanziati e sostenuti con i “soldi degli italiani”. Un patto di silenziosa violenza al quale opponiamo invece la nostra attività permanente, giornaliera, silenziosa e meno silenziosa di informazione, denuncia, costruzione di percorsi di accoglienza diversi.
Occorre una progettualità, non solo un’azione legata ai singoli eventi che accadono periodicamente e nata sull’onda dell’indignazione collettiva. Non è sufficiente indignarsi, occorre lavorare davvero per costruire, a partire da noi stessi, modalità di relazioni UMANE, per ESISTERE e PER R-ESISTERE.
Le nostre azioni saranno ad ampio raggio: pubblica informazione, pressione sull’opinione pubblica e sulle istituzioni, accoglienza e accompagnamento nel quotidiano delle persone più vulnerabili e discriminate contro le quali oggi la peggiore politica si sta accanendo.
I gruppi di lavoro nati il 2 febbraio 2019 durante l’assemblea al Teatro La Fiaba (Rapporti con le Istituzioni, Raccolta Fondi, Comunicazione, Accoglienza e Tutoraggio) si stanno riunendo costantemente per mettere in campo una progettualità di ampio respiro e per creare una RETE DI COLLABORAZIONE sempre più solida fra i/le cittadini/e, le associazioni, le istituzioni. Fare rete, condividere le necessità sul territorio a cui dare risposte tempestive, informare capillarmente anche chi “non sa” e chi è “incolpevolmente” disinformato sulla realtà delle cose sono le sfide che possiamo affrontare solo insieme e solo se siamo disposti/e a impegnarci anche e soprattutto quotidianamente e per un lungo periodo”.
