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Umbria ed Emilia: prove generali per le elezioni in Toscana

Il centrosinistra vince in Umbria ed in Emilia Romagna. Una lezione interessante per le  elezioni regionali in Toscana del 2025 che non placa però le polemiche tra AVS ed Italia Viva.

Ogni elezione è un segnale. Per il Governo, per i partiti, per i cittadini. Cittadini che continuano a disertare le urne, ingrossando le fila ad ogni nuova tornata elettorale del principale partito italiano. Quello dell’astensione. Sintomo di una democrazia malata, che tutto sommato si bea del fatto che per essere eletti servono sempre meno voti. Ciò detto, saltano agli occhi due pessimi risultati, da parte di due soggetti politici che sembrano aver esaurito e dilapidato una spinta fortissima. Stiamo parlando della Lega e del Movimento 5 stelle, ormai al capolinea. La vera notizia è la vittoria – in Emilia e in Umbria – di un PD veramente unito e non dilaniato da divisioni interne. Un PD forte capace di fare da regista di alleanze larghe. Primo spunto per le elezioni regionali toscane del 2025. Interessante il successo di AVS che pure continua ad insistere sullo schema Pd-M5s-Avs come unico possibile, nonostante i risultati del movimento guidato da Conte. Se la gamba sinistra del centro sinistra inizia a porre veti, allora siamo punto e a capo. Anche perché – ultimo spunto – è chiaro anche che prescindere da Renzi non è affatto scontato, anzi. Buon lavoro a Stefania Proietti nuova presente dell’Umbria ed a Michele De Pascale che in Emilia ha stravinto. Le loro vittorie sembrano riscrivere i rapporti di forza dentro il centro sinistra. Ed anche la tattica dei veti, finora dominante in Toscana, potrebbe assumere una nuova fisionomia.

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