Il genio di Salisburgo nei tre concerti del fine settimana degli Amici Della Musica: dal doppio appuntamento con il Cuarteto Casals, anche in quintetto con Alexander Lonquich, al dialogo tra Mozart e Pärt proposto da Roberto Fabbriciani, Francesco Gesualdi e il GAMO Ensemble
Sabato 30 novembre – ore 16 – e domenica 1 dicembre – ore 21 – è di scena il Cuarteto Casals, la più nota formazione cameristica spagnola che prende il nome dal grande violoncellista catalano Pablo Casals. I quattro musicisti (Vera Martinez-Mehner e Abel Tomàs violini, Jonathan Brown viola, Arnau Tomàs violoncello), che sabato pomeriggio si avvarranno della presenza speciale del pianista tedesco Alexander Lonquich, artista tra i più apprezzati a Firenze, da più di vent’anni regalano interpretazioni contraddistinte da intelligenza musicale, equilibrio ed eleganza. Si parte con il Quartetto per pianoforte e archi in sol minore KV 478 di Mozart, composto a Vienna all’epoca delle Nozze di Figaro, si prosegue con il chiaroscurale Quartetto per archi n. 11 in fa minore op. 95 di Beethoven, definito dallo stesso autore ‘Serioso’, per chiudere con il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Schumann, il primo gioiello cameristico concepito per un ensemble formato da pianoforte e quartetto d’archi che diventerà modello ideale per i posteri. Domenica sera, invece, il Casals rende omaggio ai tre numi tutelari del classicismo viennese con il Quartetto in mi bemolle maggiore Hob. III: 38 di ‘papà’ Haydn, il Quartetto in si bemolle maggiore KV 589 di Mozart, commissionato dal re di Prussia Federico Guglielmo nel 1789, e con il sesto e ultimo dei Quartetti dell’op. 18 di Beethoven, che furono pubblicati solo dopo aver chiesto consiglio al maestro Haydn.
Lunedì 2 dicembre – ore 21 – al Saloncino della Pergola si rinnova l’annuale collaborazione degli Amici con il GAMO (Gruppo Aperto Musica Oggi). Francesco Gesualdi, nella doppia veste di fisarmonicista e direttore, l’eclettico flautista Roberto Fabbriciani e l’Ensemble del GAMO (Alberto Bologni, Alice Palese, Da Won Ghang, Marco Facchini, Paolo Del Lungo violini, Camilla Insom, Carmelo Giallombardo viole, Anna Montemagni violoncello, Pietro Horvath contrabbasso) propongono un botta e risposta tra pagine di Mozart e del compositore estone Arvo Pärt. In fondo la distanza tra classico e contemporaneo non è poi così ampia, come dichiarato dallo stesso Pärt in un’intervista radiofonica alla fine degli anni ’60: “Molti oggetti del passato appaiono essere più contemporanei dell’arte di oggi”. E anche il ‘passato’ Mozart – di cui ascolteremo il Divertimento per archi in re maggiore KV 136 e l’Andante per flauto e archi in do maggiore KV 315 – può rivivere nel presente di Pärt e diventare fonte d’ispirazione per riletture post- moderne (Pärt ha composto, appunto, un brano dal titolo Adagio-Mozart). Così tra un’opera mozartiana e l’altra, in una ipotetica staffetta senza tempo, si inseriscono le suggestive sonorità di Fratres, composizione della maturità scritta da Pärt per organico variabile e qui interpretata da un quintetto d’archi, Spiegel im Spiegel, proposto nella versione per flauto basso e fisarmonica ed Estländler per flauto solista.
Biglietti in vendita al Teatro della Pergola, presso il circuito regionale Box Office e online su www.ticketone.it
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