Site icon www.controradio.it

“Un paese di resistenza” al Cinema Astra in prima visione

Dopo vent’anni di armonia, l’arresto del sindaco Domenico Lucano costringe Riace, piccolo paese di Calabria simbolo per l’accoglienza dei migranti,  a un doloroso dilemma: resistere o scomparire? Il film “Un paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella. La fotografia di un avvenimento senza precedenti nella storia politico-giudiziaria italiana, secondo capitolo scritto dalle registe dopo “Un paese di Calabria”.

“La storia di Riace, paese di Calabria, si intreccia con quella di Domenico Lucano, per tutti Mimmo, oggi di nuovo sindaco. È la storia umana e politica, esemplare e dolorosa, di un paese e di un uomo che negli ultimi anni ha subito un ribaltamento del proprio racconto: da modello di accoglienza ad accuse di disegno criminale”. Il film “Un paese di resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella spiega che non è così, che Riace porta con sé una storia di coraggio, scritta da chi ha perseguito l’utopia anche quando sembrava impossibile. Dopo la partecipazione a numerosi festival, italiani e francesi, il documentario arriva ora per la prima volta a Firenze, in sala al Cinema Astra (Piazza Cesare Beccaria, 9) nei giorni di lunedì 2, martedì 3, martedì 10 e mercoledì 18 dicembre alle 21.

In tutte le proiezioni del tour, il film documentario sarà in sala con sottotitoli adatti a spettatori non udenti, realizzati dall’associazione FIADDA Emilia-Romagna, coordinamento di persone sorde e loro famiglie, che ha selezionato il film in occasione della partecipazione in concorso e in prima italiana al Biografilm Festival, grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministro per le disabilità.

Shu Aiello ha lavorato a lungo come regista di fiction ed è partner della società francese 13 productions. Negli ultimi vent’anni si è dedicata alla regia di diversi documentari. Catherine Catella è regista e montatrice dei documentari Leoforio (2019) e Un Paese di Calabria (2016) con Shu Aiello, nonché di Au diapason du monde (2014), Palermo Bella (2009) e Moi aussi, je suis à bout de souffle (2006), realizzati con Christian Docin-Julien. Con doppia cultura franco-italiana, si dedica da tempo alle questioni dell’esilio attraverso diverse espressioni artistiche (film, mostre, musica).

Exit mobile version