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Un ricordo di Battiato del musicologo Fabrizio Basciano

Abbiamo chiesto un ricordo del maestro Franco Battiato al critico e musicologo Fabrizio Basciano, autore tra le altre opere di “Battiato ’70. Tra popular music e avanguardie colte”. Dove si ricostruisce la figura di sperimentatore e ricercatore sonoro del grande musicista siciliano

Fabrizio Basciano, musicologo, giornalista (anche per il Fatto Quotidiano) ha conosciuto e lavorato col compositore siciliano. Nel 2015 ha scritto per Crac edizioni “Battiato ’70. Tra popular music e avanguardie colte”. Giustina Terenzi lo ha intervistato nel giorno della scomparsa del grande Cantautore.

“Un viaggio tra le avanguardie colte e la popular music attraverso una serie di autori e band che, nella sperimentazione, hanno trovato il proprio “centro di gravità permanente”: in primis, Battiato. Tra gli studi di Stockhausen e l’alea di Cage, tra il minimalismo americano e il collage sonoro, tra le avanguardie popular e le volate elettroniche sui primi sintetizzatori analogici da palco, il Battiato degli anni ’70 rappresenta un modello di sperimentatore e ricercatore sonoro che in Italia non aveva precedenti e forse non ebbe neanche successori. Un caso a parte insomma, il caso di un musicista mosso da un’inquietudine foriera di sempre nuovi esiti discografici, ognuno molto distante, e stilisticamente e concettualmente, dagli altri. II tentativo di trattare, analiticamente e dunque musicologicamente parlando, fenomeni e autori troppo spesso ritenuti, dal mondo accademico, non particolarmente meritevoli di uno studio approfondito a causa di una certa discontinuità col mondo delle accademie e dei conservatori. Tutto questo e molto altro ancora è “Battiato ’70”.

Fabrizio Basciano Bio (Musicologo, musicante, docente)

Ha all’attivo diverse pubblicazioni discografiche, tra cui: “Le 7 perle di Belzebù” (2013), opera elettroacustica liberamente tratta dal libro “I Racconti di Belzebù a suo nipote” di G.I.Gurdjieff ed edita dall’etichetta Nostress Netlabel, “8 pezzi brevi” (2013) e “Klar” (2014): alcuni brani di quest’ultimo album ricevono l’aiuto tecnico e la supervisione di Franco Battiato. Collabora col Teatro dell’Opera di Firenze e il Festival della Valle d’Itria pubblicando per loro saggi musicologici su autori e opere vari.  Autore dei libri “Le vie mistiche, Gurdjieff, Rumi e altre connessioni possibili” (Edizioni Irfan), “Battiato ’70, tra popular music e avanguardie colte” Edizioni Crac) e “La Bottega dei Falsautori, il grande bluff della musica pop” (Edizioni Arcana), quest’ultimo con l’introduzione di Marco Travaglio.

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