Dom 22 Dic 2024
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Una tangenziale per salvare Firenze: l’Ordine provinciale degli ingegneri proporrà manifesto ai candidati

Per salvare Firenze dalla morsa del traffico serve costruire una tangenziale. L’Ordine ha preparato un ‘manifesto sulla mobilità’ che sarà presentato domani, martedì 28 maggio, ai candidati sindaco e alle forze politiche in corsa per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno.

Per salvare Firenze dalla morsa del traffico serve costruire una tangenziale. Lo suggerisce l’Ordine provinciale degli Ingegneri spiegando che “l’A1 non può essere la tangenziale urbana di Firenze perché il traffico locale va a unirsi con quello a lunga percorrenza con tanto di componente di traffico pesante, gli ingressi e le uscite sono troppo rarefatti, e manca il collegamento a nord-est”. L’Ordine ha preparato un ‘manifesto sulla mobilità’ che sarà presentato domani, martedì 28 maggio, ai candidati sindaco e alle forze politiche in corsa per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno. Riguardo alla Tangenziale “Moltissimi veicoli si riversano sui viali di circonvallazione, e purtroppo anche sul viale dei Colli, con aumento dei livelli di inquinamento e congestione del traffico – sottolineano gli ingegneri fiorentini -. Serve una circonvallazione esterna ai viali dell’800 ma più interna rispetto al tronco autostradale, completando le carreggiate superiori del ponte di Varlungo con un tunnel che sottopassi via Rocca Tedalda e ferrovia.

Con una tangenziale il traffico di puro attraversamento sarà allontanato dalle aree semicentrali della città. I viali saranno interessati solo dal traffico di prossimità e dai passaggi dei tram e torneranno a interpretare il progetto del Poggi di creare un’ampia fascia verde al limitare della città allora edificata”. Inoltre, “la riduzione del traffico privato può avvenire con le future linee della tramvia per Bagno a Ripoli e Rovezzano. Ma anche con l’organizzazione di un efficiente sistema di trasporto pubblico”, sostengono gli ingegneri della Commissione Trasporti sottolineando che “la politica di disincentivare il trasporto automobilistico esclusivamente sottraendo spazio fisico sulle strade non è efficace: in questo modo aumentano i livelli di congestione e di conseguenza anche il trasporto pubblico viene rallentato”. Altri punti indicano come “fondamentale l’uso della ferrovia per gli spostamenti regionali e nell’area metropolitana, avendo cura di assicurare l’integrazione dei treni con le tramvie e la rete del trasporto pubblico locale”, “più parcheggi, box e spazi sosta a servizio delle abitazioni anche nelle periferie. Un modo questo per liberare le strade dalle vetture in sosta”. Fra le proposte, “un nuovo svincolo sulla A1 dedicato a Campi Bisenzio e utile alla viabilità verso Signa e Scandicci”, infine “ci sono troppi semafori”, che rallentano il traffico alzando l’inquinamento, “ben cinque semafori in 600 metri all’ingresso di Sesto Fiorentino in via Gramsci”.