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Unifi, riesame su concorsi truccati: “koinè universitaria”

Il tribunale del riesame ha fatto emergere il “desolante” spaccato riguardo all’inchiesta per corruzione della procura di Firenze sui concorsi truccati per la docenza di diritto tributario. Allontanare docenti per evitare reiterazione.

Così il riesame nell’ordinanza di ieri sull’inchiesta per corruzione della procura di Firenze sui concorsi truccati per la docenza di diritto tributario: “Emerge, purtroppo, dall’insieme dell’inchiesta il desolante spaccato, in certi ambiti, di una ‘koinè’ universitaria dominata da metodi di cooptazione di carattere spartitorio, basati su reciproci favori anche di carattere corruttivo oltre che sui rapporti di potere e persino di ‘vassallaggio'”.

Ordinanza che conferma gran parte delle interdizioni decise dal gip il 6 settembre 2017, riformando invece le posizioni di sette indagati, con una riduzione da 12 a sei mesi della sospensione dalle università.

Il riesame scrive che “tutti i ricorrenti si sono pienamente inseriti in essa (‘koinè, ndr) accettandone le ‘regole’ e condividendone fattivamente la ‘logica’. Ciò implica la accertata disponibilità dei medesimi a pratiche illegali cosa che è indice di pericolo di recidivanza che deve essere cautelato”.

“comparsa la dicitura ‘corruzione accademica’ e ritiene il tribunale che per evitare il rischio di reiterazione di reati ‘accademici’ sia necessario ma anche sufficiente interrompere i legami degli indagati col mondo universitario e con quanto gli si connette. La misura interdittiva dall’insegnamento per sei mesi è adeguata al raggiungimento dell’indicato scopo cautelare. La durata è così quantificata anche per meglio proporzionarla rispetto a quella stabilita da questo stesso tribunale nell’ordinanze del 16 ottobre 2017”.

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