Una dose importante di finanziamenti, circa 170 milioni di euro, in arrivo per l’universitĂ di Firenze grazie al Pnrr. Un contributo che si aggiunge alla notizia di 109 nuovi ricercatori in ingresso, oltre 100 nuovi posti per i giovani in formazione per la ricerca e al coinvolgimento di quasi tutti i Dipartimenti dellâAteneo.
Conclusa la prima fase propositiva e progettuale con il 1° gennaio 2023, infatti, sono stati avviati tutti i progetti che coinvolgono lâUniversitĂ di Firenze. Nel pieno rispetto della tempistica prevista. La sfida principale lanciata dagli investimenti del PNRR è quella della ricerca applicata su temi di frontiera secondo un nuovo modello di collaborazione tra atenei, enti di ricerca e imprese.
Sono complessivamente 85 i partner di universitĂ di Firenze tra aziende ed enti privati. I finanziamenti sono distribuiti attraverso alcuni strumenti come i Centri Nazionali per la ricerca, le Infrastrutture di ricerca, i Partenariati estesi, gli Ecosistemi dellâInnovazione. Oltre alle ricadute che i risultati delle attivitĂ di ricerca avranno sul sistema economico e sociale, una percentuale dei finanziamenti assegnati a UniversitĂ di Firenze â tra il 10 e il 25% in media â andrĂ direttamente a enti e imprese del territorio, attraverso i cosiddetti âbandi a cascataâ.
I progetti avranno ricadute concrete su temi che rappresentano le principali sfide del futuro, con un forte impatto anche sul territorio. Dai rischi ambientali alla mobilitĂ sostenibile, basata anche su energia pulita. Dalla terapia genica e dai farmaci con tecnologia a RNA, alle neuroscienze. Fino alle strategie per affrontare lâinvecchiamento della popolazione. Dallo sviluppo delle tecnologie quantistiche alla Cybersecurity, fino alla tutela dei diritti dei cittadini al tempo dei Big Data. Da un Made in Italy che sappia interpretare lâesigenza di sostenibilitĂ a soluzioni innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale. Sono questi alcuni dei campi in cui i progetti finanziati per l’universitĂ di Firenze dovranno portare un contributo anche in termini di innovazione nei processi produttivi.
Lâ Ateneo fiorentino, tra i pochi in Italia, è presente in tutti e cinque i Centri Nazionali per la ricerca finanziati. UNIFI è il soggetto proponente dellâEcosistema dellâInnovazione denominato âTHE â Tuscany Health Ecosystemâ. Che ha per scopo la crescita e il radicamento di un ecosistema per le scienze della vita in Toscana ed è lâunico dedicato alle scienze della vita. THE promuove e rafforza la collaborazione tra il sistema della ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali. Coinvolge infatti tutti gli atenei e gli istituti universitari toscani, oltre a istituti nazionali di ricerca e Confindustria Toscana.
LâuniversitĂ di Firenze guida anche Age-IT, uno dei Partenariati Estesi per attivitĂ di ricerca su conseguenze e sfide dellâinvecchiamento. Unâalleanza tra le eccellenze del Paese che mette lâItalia al centro della ricerca internazionale sul tema e sulle prospettive sociali, sanitarie e demografiche. Sempre nellâambito dei Partenariati estesi, i ricercatori fiorentini sono presenti in otto iniziative. Sono dedicate a temi che vanno dai rischi ambientali, naturali e antropici, alle scienze e tecnologie quantistiche, alla cultura umanistica e patrimonio.
L’universitĂ di Firenze partecipa, inoltre, a quattro iniziative di successo. Finanziate con un contributo di oltre 17,3 milioni di euro, sono nei bandi relativi alle Infrastrutture di ricerca. Tre coinvolgono laboratori e centri del campus scientifico tecnologico di Sesto fiorentino. Sono âEBRAINS-Italy” nel campo delle neuroscienze, âITACA.SBâ nel campo della biologia strutturale, in relazione soprattutto alla spettroscopia NMR, âSEE-LIFEâ che si occupa di tecnologie di microscopia e di imaging anche medicale. Attraverso lâinfrastruttura europea ATLaS, inoltre, lâUniversità è partner di âITINERISâ. Che si occuperĂ fra lâaltro di riduzione dei rischi da frana e da disastri.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un formidabile motore di innovazione anche attraverso il reclutamento e lâattrazione di giovani studiosi. Grazie ai finanziamenti ottenuti Unifi sta reclutando 109 ricercatori a tempo determinato e ha bandito altrettanti posti nei dottorati di ricerca in aggiunta a quelli giĂ esistenti. Personale qualificato e altamente formato che potrĂ diventare una risorsa preziosa per le aziende e il sistema economico. UniversitĂ di Firenze, inoltre, ha inserito 30 nuove unitĂ di personale tecnico amministrativo di vari profili per gestire i progetti. Complessivamente le forze in campo per le sfide del PNRR sono molto rilevanti. Se si tiene conto che sono oltre 500 i docenti e ricercatori in servizio a universitĂ di Firenze coinvolti nei progetti avviati.
Dal PNRR arriva, anche, nellâambito della Missione 1, un finanziamento per il restauro del giardino storico di Villa La Quiete. Di proprietĂ della Regione Toscana e in concessione allâUniversitĂ di Firenze, fa parte del Sistema Museale di Ateneo. SarĂ cosĂŹ possibile aprire al pubblico per la prima volta e in via permanente il giardino voluto nel Settecento da Anna Maria Luisa de’ Medici. I lavori, giĂ aggiudicati, inizieranno a fine mese. Il Sistema Museale di Ateneo ha ottenuto poi un finanziamento per il rilancio e lâaccessibilitĂ del Museo di Geologia e Paleontologia, nellâambito dellâazione per lâabbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive (visite da remoto con avatar teleguidato, guide multimediali, ricostruzioni in 3D, percorsi tattili per non vedenti, servizi).
Saranno inoltre realizzate importanti azioni di digitalizzazione delle collezioni scientifiche, in particolare quelle botaniche (5 milioni di reperti) attraverso la partecipazione del Sistema Museale ad altre linee di finanziamento PNRR. Un altro settore di intervento del PNRR è legato al potenziamento dellâofferta dei servizi di istruzione. In questo ambito universitĂ di Firenze è presente con le attivitĂ di Orientamento attivo scuola-universitĂ Â e promuove, in collaborazione con il Conservatorio Cherubini, lâAccademia di Belle Arti e l’Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) corsi incentrati sulla transizione da scuola a universitĂ , indirizzati a studentesse e studenti delle terze, quarte e quinte classi delle scuole secondarie superiori. Saranno coinvolti oltre 5000 allievi di 31 scuole, per un totale di 254 corsi.