Università – Mentre dal primo febbraio sarà esteso l’obbligo vaccinale al personale dell’università e per gli studenti rimarrà in vigore il green pass semplice, sono iniziate le sessioni invernali d’esame che in concomitanza con l’aumento dei contagi Covid vedono ogni Ateneo fare scelte autonome rispetto alla gestione a distanza o in presenza. Nel caso dell’Università di Firenze, la rettrice Alessandra Petrucci (Ascolta l’intervista) ha firmato un decreto in cui attribuisce alle Facoltà la scelta a seconda che gli spazi siano adeguati e le condizioni di sicurezza rispettate.
“I Presidenti delle Scuole dell’Ateneo individuano, sentiti i docenti interessati, gli insegnamenti le cui prove di esame debbono svolgersi in presenza ovvero a distanza,
in relazione all’esigenza di tutelare la salute collettiva. Con riferimento alle prove di esame in presenza, i docenti e le Scuole organizzano le sessioni di esame in modo da consentirne lo svolgimento nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza, quali, in particolare, tracciamento, verifica della certificazione verde COVID-19, distanziamento, rispetto dell’uso di dispositivi. Laddove il numero degli iscritti sia elevato, il docente organizza preliminarmente il calendario anche su più giorni, dandone comunicazione agli studenti ai fini della prenotazione /presenza dello studente in aula. Rimane comunque ferma la possibilità per gli studenti di esprimere la preferenza per la modalità a distanza attraverso una richiesta motivata, attestata in apposita autocertificazione allegata al presente decreto.
Gli studenti, con richiesta motivata rivolta al docente almeno il giorno precedente
lo svolgimento della prova di esame prevista con modalità a distanza, possono chiedere
di svolgere la stessa in presenza. Rimane altresì ferma la possibilità per gli studenti di
richiedere di sostenere l’esame in apposite postazioni messe a disposizione
dall’Ateneo” recita il decreto del 4 gennaio scorso.
La testimonianza di Leonardo Margarito, studente della Facoltà di Giurisprudenza di Firenze