Al centro delle proteste degli studenti la difficile accessibilità , la mancanza di spazi e la socialità negata. “Ci opponiamo alla trasformazione dell’università in “esamificio”
Due occupazioni in altrettante sedi dell’Università di Firenze. in un giorno. Con qualche differenza: la prima, quella del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, era stata preparata attraverso assemblee ed incontri nelle ultime settimane. La seconda, quella di psicologia in via della torretta è scaturita da una giornata di pioggia che ha reso evidente in maniera drammatica la mancanza di spazi accessibili per gli studenti.
“Siamo studentə universitariə e abbiamo occupato un’aula al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Non abbiamo occupato un’aula qualunque ma l’Aula Studenti del Polo, unico luogo che durante i vent’anni di vita del Polo Scientifico ha permesso a noi studentə di socializzare al di fuori delle dinamiche alienanti di un luogo abbandonato dalle istituzioni dell’ateneo e dei comuni limitrofi” scrivono quelli di Sesto. Che aggiungono “abbiamo occupato l’Aula Studenti durante un’emergenza sanitaria che va avanti da ormai due anni e della quale non vediamo la fine, consapevoli della serietà delle nostre azioni e dopo aver cercato un dialogo in tutte le sedi istituzionali possibili, ormai convintə che non ci sia altra soluzione”.
E ancora “ad oggi l’università , e soprattutto il Polo Scientifico, è un luogo in cui si può accedere esclusivamente per frequentare lezioni e convalidare esami, per poi essere rigettatə fuori durante le pause e le ore senza lezione. Tutto ciò va a scapito di quegli aspetti di socialità , confronto e libero scambio di idee che da sempre nobilitano l’università e ciò che essa rappresenta. Le restrizioni anti-covid stanno ulteriormente accelerando quella tendenza, già preesistente, che vede la trasformazione dell’università in “esamificio”, alla quale noi studentə ci opponiamo fermamente”.
Gli studenti del polo scientifico chiedo dunque che “ l’Aula Studenti autogestita, attualmente occupata, venga mantenuta ora e in futuro come spazio libero di aggregazione per studentə, che potranno usarla come più ritengono opportuno nel rispetto di misure anti-contagio. Che a studentə sia permesso di frequentare liberamente gli spazi comuni del Blocco Aule, sempre nel rispetto delle misure anti-contagio. Che il regime, attualmente vigente, di prenotazioni per aule e biblioteche sia modificato per permettere prenotazioni in modo istantaneo o almeno il giorno stesso, qualora vi siano posti disponibili. Che l’accesso ai servizi essenziali (in particolare i servizi igienici) sia sempre garantito liberamente a studentə, indipendentemente dal fatto che abbiano prenotato o meno un posto in aula o in biblioteca.
Stessa situazione in via della Torretta. “Oggi, dopo la lezione della mattina, abbiamo provato a rimanere a mangiare e a studiare
all’interno del plesso universitario, come riteniamo si dovrebbe fare normalmente durante una fredda giornata. Ad un certo punto, abbiamo ricevuto un richiamo da parte del personale che cercava di farci uscire dall’aula studio per rispettare le direttive anti-covid date
dall’Ateneo” raccontano. “La mensa più vicina, quella di San Salvi – che si trova ad un quarto d’ora di distanza dalla sede delle lezioni – offre a noi
studenti soltanto servizio d’asporto. Abbiamo quindi deciso di restare all’interno del plesso e organizzare un’assemblea studentesca per discutere dei problemi che vessano noi studentesse e studenti di questo Polo. In risposta alla richiesta di allontanamento dallo spazio, abbiamo deciso di continuare a portare avanti le nostre istanze spostandoci nell’Aula.  Da quel momento la Torretta è occupata”.
Dall’assemblea di auto-gestione dello spazio è emersa una denuncia sulla mancanza di spazi studio e di socialità . “Reputiamo necessario mobilitarci per ottenere un accesso libero e generale agli spazi universitari: uno dei nostri obiettivi è quello di dimostrare di essere in grado di vivere i nostri spazi in sicurezza senza l’accesso contingentato da tornelli – mezzi che non garantiscono il controllo del green pass e creano disagi inutili all’ingresso della struttura” concludono gli studenti di psicologia occupata. Che chiedono “che l’Aula Studenti – collocata in fondo al polo – venga riaperta e mantenuta ora e infuturo come spazio libero di aggregazione per studenti e studentesse, che potranno usarla come più ritengono opportuno nel rispetto di misure anti-contagio. Il prolungamento dell’orario dell’unica aula studio (Aula 35) fino alle ore 23.) La possibilità di sostare nel plesso durante l’ora di pranzo e di sedere sulle panchine che, attualmente, hanno ancora il nastro rosso e bianco legato intorno”.
Infine “che venga permesso a studenti e studentesse di frequentare liberamente gli spazi comuni della Torretta, sempre nel rispetto delle misure anti-contagio; in particolare, che sia permesso il libero utilizzo delle aule vuote, dei corridoi e del cortile interno del plesso, anche per mangiare”.
Nell’audio: INTERVISTE CON GLI OCCUPANTI SI SESTO E VIA DELLA TORRETTA