Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi interviene in relazione a una dichiarazione del rettore dell’ateneo di Firenze, che a margine di un’iniziativa, insieme ai colleghi di Pisa e Siena, ha parlato dell’idea di una “Università della Toscana”.
“Un solo ateneo per la Toscana? E’ una proposta che mi piace, che voglio sostenere, della quale ringrazio il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei”. “Da tempo – sottolinea Rossi – gli atenei toscani sono impegnati in un percorso di collaborazione e integrazione che la Regione Toscana, insieme all’Azienda per il diritto allo studio, incoraggia e sostiene”.
Per il governatore, “questo percorso di avvicinamento va proseguito ponendo la meta di creare un sistema universitario unico sullo sfondo, come obiettivo finale. E’ una direzione di marcia importante perché può permettere alle università di attrarre investimenti, di rafforzare la sua dimensione europea e di potenziare i suoi capisaldi: il rapporto col mondo del lavoro, la ricerca, l’innovazione”.
Rossi ricorda che “pochi giorni fa a Bruxelles si è compiuto un passo importante in questa direzione, con la nascita di Tour4Eu (Tuscan Organisation of universities and research for Europe) l’associazione costituita dalla Regione insieme ai sette atenei toscani, con l’obiettivo di promuovere gli interessi del sistema della ricerca toscana in Europa e di aumentare i fondi europei in arrivo al nostro sistema universitario. Questa è la strada giusta su cui lavorare, non solo a Bruxelles ma anche in Toscana”.
“Questa alleanza tra gli atenei toscani, sostenuta e sollecitata anche dalla Regione Toscana nelle tre missioni delle università, didattica, ricerca e terza missione, esiste già, è una realtà” evidenzia la vicepresidente della Regione nonché assessore a cultura, università e ricerca Monica Barni. “Siamo impegnati – continua – in un lavoro di squadra su più fronti, pur nel rispetto dell’autonomia delle singole università.
“La nascita dell’osservatorio regionale ricerca e innovazione, il progetto di orientamento verso la scelta degli studi, i bandi sulla ricerca e sull’alta formazione, l’impegno sul diritto allo studio, la carta unica dello studente, il successo della proposta Artes 4.0 in risposta al bando Calenda, per citarne alcuni, sono tutti interventi che vanno in un’unica direzione – conclude Barni -: contribuire allo sviluppo di una governance condivisa del sistema regionale delle università e della ricerca”.