I Vigili del fuoco del Comando di Firenze, sono intervenuti questa notte alle 3.15 nel Comune di Firenze nel fiume Arno tra il Ponte alla Carraia e il Ponte Vespucci, per un uomo visto tuffarsi e nuotare nel fiume, per poi risalire sull’argine, dal quale aveva fatto perdere le sue tracce.
E’ un turista australiano di 23 anni l’uomo che la notte scorsa si è tuffato in Arno, ha nuotato e poi è sparito mentre veniva cercato nel fiume, quindi circa due ore dopo è stato rintracciato e denunciato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze mentre camminava in centro.
L’Arma lo ha denunciato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio, e multato per ubriachezza.
L’allarme è scattato in piena notte con una telefonata al 112 dove veniva segnalato un uomo in Arno. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile è andato nei pressi del Ponte alla Carraia dove sul parapetto ha trovato indumenti, un telefono cellulare ed un portafogli. Il govane è stato visto nuotare e anche raggiungere la sponda in corrispondenza del lungarno Vespucci. Forse consapevole della pericolosa bravata, lo hanno visto fuggire e correre sulla riva per cercare di attraversare la Pescaia di Santa Rosa, dove cadeva nuovamente nel fiume, scomparendo alla vista a causa della forte corrente delle acque a ridosso della paratia.
Non vedendolo riemergere e temendo il peggio, i carabinieri hanno fatto intervenire i vigili del fuoco che hanno scandagliato col loro nucleo sommozzatori il fiume proprio in
corrispondenza della paratia e nel tratto a valle. Verso le 5.30, mentre le ricerche nelle acque dell’Arno erano ancora in corso ed ormai si iniziava a paventare tra i soccorritori l’eventualità di epilogo drammatica, un’altra pattuglia dell’Arma ha visto, a parecchia distanza, in piazza San Marco un giovane che camminava indossando una maglietta ed una busta di plastica attorno alla vita.
Bloccato, il 23enne ha negato di essere il soggetto del fiume e ha dato generalità false. Ma poi è stato identificato correttamente. E’ stato anche portato al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova, dove riceveva cure anche per l’elevata presenza di alcol nel sangue.