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Uritaxi e Unica CGIL: “Da Azione NCC solo fake news”

Il sindacato dei taxisti replica al presidente Dell’Artino che aveva parlato di servizio taxi abusivo da Livorno e la Spezia a Firenze: “il tassista ha l’obbligo, una volta preso in consegna un servizio, di restare nella disponibilità del cliente  finché lo stesso non sia concluso”

E’ di nuovo ‘guerra’ tra NCC e Taxisti. I primi accusano i taxisti di Livorno e la Spezia di fare servizio abusivo a Firenze. Secca la risposta di Uritaxi: “il tassista ha l’obbligo, una volta preso in consegna un servizio, di restare nella disponibilità del cliente – che può richiedere anche destinazioni multiple – finché lo stesso non sia concluso, pena altrimenti linterrompere un pubblico servizio, praticando la tariffa amministrata prevista dal proprio Comune” dicono Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi Roberto Cassigoli, direttivo nazionale Unica Taxi Cgil. Che aggiungono “dunque non esiste nessun fantomatico obbligo gravante sul tassista nei confronti del cliente, di lasciarlo alla prima sosta appena esce dai confini comunali” 

“Tuttavia, siamo felici che finalmente anche la rappresentanza ncc si rifaccia alla legge quadro, visto che fino a pochi mesi fa ha sempre raccontato, finanche con pubbliche dichiarazioni, di rappresentare “libere imprese rimesse alla sola legge di mercato”, piuttosto che un “autoservizio pubblico locale non di linea” come sancito dall’art. 1 della stessa legge, e come da anch’essi preteso di ribadire al tavolo di lavoro intergovernativo operativo durante la legislatura appena conclusasi per il riordino nella normativa di settore!” aggiungono i sindacalisti.

Che concludono “L’attività sindacale non è una gara a chi la spara più grossa. Grava su tutti noi che facciamo sindacato, un primario obbligo morale, e deontologico, di rifarsi alle normative, nonché alla giurisprudenza di settore, e quanto meno, di non diffondere false informazioni che ingenerino confusione tra gli operatori. Ciò, alla lunga, infatti, oltre che arrecare danno economico agli operatori, può comportare problemi di ordine pubblico”.


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