Lun 23 Dic 2024
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Urla liberatorie dai tetti di Firenze, in 200 per la perfomance dei Kinkaleri

Urla liberatorie, di sfogo o di speranza, da parte di 200 cittadini dai tetti della Torre di San Niccolò, del Forte Belvedere, di Porta Romana, della sede della Fondazione Stensen e della terrazza alberata dell’Hotel Kraft.

È la performance di ieri pomeriggio, a Firenze, del collettivo artistico Kinkaleri, promossa e prodotta dalla Fondazione Stensen. Un modo per dare spazio alle tensioni accumulate in questi mesi di pandemia: diversi curiosi hanno sentito le urla e si sono affacciati per capire da dove provenissero. Una prima sensazione di spavento ed allerta e sguardi interrogativi lasciava in pochi istanti spazio ad un sorriso divertito e di approvazione di chi intuiva che stava accadendo qualcosa di artistico ma al contempo di ‘vicino’, un bisogno, un’urgenza che tutti in questi mesi hanno in realtà sentito dentro.

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Foto di Stephane Giraudeau / Valentina Fedi / Andrea Paoletti / VerØnica Mencacci

Un nodo in gola di paure, preoccupazioni, incertezze, difficoltà e frustrazioni che con le urla di ieri in qualche modo si è sciolto un po’ in tutti noi. Per dare spazio ad un suono rinnovato e proiettato verso il futuro.

In particolare al Forte Belvedere le voci riecheggiavano, creando una particolare atmosfera. Da segnalare anche che qualche cittadino, nonostante non fosse nella lista dei 200 selezionati, ha chiesto ugualmente di potersi ‘sfogare’ contro il Covid e mesi complicati.

“E’ un gesto liberatorio dopo mesi di pandemia e di didattica a distanza”, ha sottolineato una ragazza. “Come vedere la luce in fondo al tunnel”, tra i commenti.
Le urla sono state amplificate da appositi megafoni. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, il contributo di Fondazione Cr Firenze, in partnership con Mus.e, Hotel Kraft, Hotel Meridiana e il supporto tecnico di Omikron.