Lo ha detto il presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi nella sua Lectio magistralis su “Diritti del cittadino e attualità della Costituzione”, tenuta oggi in Consiglio regionale a Firenze in occasione della Festa della Toscana
Certi diritti fondamentali “possono essere estesi anche a un immigrato che viene fuori dall’Italia e dalla comunità europea”, perché “competono ad ogni uomo”, e “anche l’immigrato può fruire di queste risorse che all’inizio erano pensate soltanto per il cittadino”. Un riferimento che in molti in sala hanno letto come riferito allo Ius soli. Grossi, spiega una nota, ha citato l’articolo 2 della Costituzione, quello che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e sottolineato il passaggio nel quale è sottolineato che tutti i cittadini hanno pari dignità soci le e sono eguali davanti alla legge. Parlando di “attualità della Corte Costituzionale”, definita come una “valvola respiratoria del nostro ordinamento giuridico”, Grossi ha poi sottolineato che “il cittadino continua ad avere, nella Costituzione e nella Corte, un grande presidio”, e che la Carta ha “veramente perseguito e conseguito” quelli che erano i sui fondamentali. “Possiamo veramente affidarci alla Carta e, in modo più ampio, alla dimensione costituzionale, perché lì è il nostro salvataggio sociale e giuridico”, ha concluso.