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Uso di cooperative per non pagare imposte, 2 arrestati

Avevano creato un sistema di quattro società cooperative, tre delle quali fallite, al fine di non versare le imposte e per utilizzarle come ‘casseforti’ da cui prelevare continuamente denaro.

Per questo due imprenditori di 49 e 71 anni, uno residente nel Fiorentino e l’altro nel Pratese, sono stati posti ai domiciliari dalla guardia di finanza, su ordine del Gip Antonella Zatini.
I due sono indagati, insieme ad altri, per bancarotta fallimentare fraudolenta, appropriazione indebita, occultamento e distruzione di documentazione contabile fiscale e auto riciclaggio.
Vari gli espedienti contabili impiegati per frodare il fisco, tra cui indebite compensazioni di imposte per più di 4 milioni di euro, omesse dichiarazioni dei redditi ed Iva, occultamento o distruzione della documentazione contabile. Parte dei proventi illeciti sono stati dirottati anche all’estero, con la creazione di società ad hoc in Romania e nella Repubblica Dominicana.
I finanzieri hanno accertato che solo l’Iva dovuta allo Stato e non versata ammonta a oltre 3,5 milioni di euro, oltre a indebite compensazioni di imposte per più di 4 milioni di euro.
Il meccanismo di frode consentiva il mantenimento di un elevato tenore di vita agli indagati, come dimostra, tra l’altro, il contemporaneo noleggio a nome delle società gestite, già in sofferenza, di due vetture sportive di lusso.
Durante le perquisizioni di questa mattina sono stati sequestrato orologi di lusso, conti correnti, veicoli, immobili e terreni in Toscana, Campania, Puglia e Sicilia.
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