Firenze, in un’operazione svolta congiuntamente da Carabinieri e Guardia di Finanza sono stati confiscati beni per circa 2 milioni e mezzo di euro ad un ‘imprenditore’ che esigeva un’usura di oltre il 300% di interessi da commercianti fiorentini in difficoltà economica.
I militari dei comandi provinciali hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca ‘per sproporzione’ adottato dal gip Gianluca Mancuso nei confronti di un imprenditore già condannato per più episodi di usura commessi a suo tempo in danno di commercianti dell’area di Firenze.
Confiscati 25 rapporti finanziari, due autoveicoli, tre quote societarie e tre fabbricati. La confisca segue una precedente indagine, coordinata dai pm Luca Tescaroli e Christine von Borries, ed eseguita dai carabinieri, su una denuncia presentata da un’imprenditrice finita da qualche anno nella rete dell’usuraio.
Le indagini oltre a confermare la denuncia hanno svelato che altri imprenditori erano vittime di usura da parte dello stesso soggetto. Riscontrati dalle indagini prestiti di denaro a tassi superiori al 300% su base annua. Si erano rivolti all’usuraio, costretti da problemi finanziari, sei titolari di bar, ristoranti e negozi, pattuendo la restituzione dei prestiti con brevissima scadenza, tra uno e tre mesi.
Il provvedimento odierno si inserisce in una più ampia strategia istituzionale, basata sul coordinamento dell’Ufficio della Procura di Firenze per le misure di prevenzione e per il contrasto ai patrimoni illeciti anche di provenienza mafiosa, diretto dal dottor Giuseppe Creazzo, volto a contrastare, anche attraverso l’applicazione della normativa antimafia, l’infiltrazione criminale dell’economia legale.