La campagna del Comune di Firenze per vaccinare gli “invisibili” esclusi dalla campagna vaccinale perché senza casa e documenti.
Sono circa 120 le persone vaccinate fin ora dal Comune di Firenze ed escluse fin ora dalla campagna vaccinale perché senza una residenza e senza documenti. Vengono chiamati “invisibili” e lo sono solo per la burocrazia che non riconosce loro nessun accesso ai servizi perché privi dei requisiti minimi.
Sara Funaro, assessore al Welfere del Comune di Firenze, ha raccontato ai nostri microfoni di una operazione complessa. E che dovrà riguardare più di 1200 persone. Tante sono infatti nelle strutture gestite dal Comune. Più i senza fissa dimora, spesso in transito da una città ad un’altra.
Le vaccinazioni sono partite – in collaborazione con le Usca – dagli ospiti della casa di accoglienza Madre Teresa di Calcutta, di Villa Carmen, dei centri di accoglienza straordinari per migranti e dello Sprar per richiedenti asilo di via Caccini.
“Si tratta di un’operazione indispensabile per garantire la salute di queste persone e delle persone che stanno intorno a loro”, ha dichiarato la Funaro. Sottolineando da una parte il fatto che “l’attenzione verso i cittadini più fragili è ciò che qualifica una città come una comunità accogliente e solidale”. E dall’altra di quanto sia “difficile rintracciare, spiegare e convincere a vaccinarsi persone che spesso non riusciamo neanche a convincere a venire in centro di accoglienza”, persino durante le emergenze freddo.
Per cercare di rintracciare i così detti invisibili, sono al lavoro la Società della salute, il Coordinamento toscano della marginalità e le unità di strada. Previsto poi per metà di agosto una sorta di Vaccino Day al presidio di Lungarno Santa Rosa aperto a tutte le persone in difficoltà e non sono riuscite fin ora a vaccinarsi. Infine, ci sarà una giornata analoga all’albergo Popolare di Firenze e al Centro La Fenice.
In Podcast l’intervista con l’Assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro.