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Vaccino anti-Covid, in chiusura le pre-adesioni per operatori sanitari e socio-sanitari

vaccini

Foto archivio

Vaccino anti-Covid:  si chiudono lunedì 25 gennaio, alle ore 12,  le pre-adesioni della fase 1 per tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture pubbliche e private accreditate, per il personale delle Rsa e per tutti gli altri professionisti sanitari, anche privati, operanti in Toscana.

La possibilità di pre-aderire è rivolta anche a coloro che non hanno potuto farlo in occasione della finestra aperta tra il 15 e il 18 dicembre 2020, se appartenenti alle categorie indicate.

§La riapertura delle pre-adesioni, ovvero le manifestazioni di interesse rispetto alla volontà di vaccinarsi per gli aventi diritto in questa fase, è finalizzata a garantire la miglior organizzazione possibile. Ciò anche al fine di gestire nel modo più efficace le prossime riaperture delle prenotazioni per la somministrazione delle prime dosi, in relazione alla progressiva disponibilità di vaccini.

“La Pfizer ci ha messo un po’ in difficolta’ perché ci aspettavamo di essere gia’ ad un numero superiore di persone vaccinate ma sapere che settantacinquemila toscani hanno gia’ avuto il vaccino e giorno dopo giorno hanno il richiamo ci mette nelle condizioni di diminuire il numero delle persone a rischio”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook ieri pomeriggio  parlando delle recenti difficolta’ riscontrare in Italia di consegna da parte della casa farmaceutica Pfizer dei vaccini anti Covid-19.

“Arrivano richieste da tutte le categorie, cercheremo, lo dico con molta chiarezza, di corrispondere a ciascuna di loro – ha aggiunto Giani – Non facciamo della corsa vaccino un elemento distintivo per dire che noi nella societa’ siamo piu’importanti di altri”.

“Noi faremo di tutto perche’ tutti i toscani possano essere vaccinati – aggiunge Giani – e lo faremo con la gradualita’ che il governo, che poi ci invia i vaccini, vuole, e cercheremo di metterci quegli elementi di ragionevolezza perché sulle varie categorie possano averlo prima chi fa lavoro di front-office con il Covid: gli operatori sanitari ma pensate anche gli operatori scolastici che hanno vissuto con noi la scelta coraggiosa di far rientrare a scuola sia le materne, le medie e le scuole primarie e secondarie”.

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